Mercati, Confcommercio: “I sindaci vietano l’apertura e il governo non dà ristoro”

BRINDISI – “Ancora una volta assistiamo quotidianamente ai cosiddetti “blitz di chiusura” dei mercati settimanali in diverse città della Puglia, nonostante il DPCM del 03 novembre 2020 non disponga la chiusura delle attività su aree pubbliche. A renderlo noto è il coordinatore provinciale di Brindisi della -FIVA-CONFCOMMERCIO, Tommaso Attanasi. “I sindaci forti della loro autonomia decisionale, senza un benché minimo confronto con le associazioni di categoria, adottano ordinanze di chiusura non tenendo conto delle pesanti ricadute- afferma Attanasi – che, sul piano dell’intrapresa economica, finiscono per eliminare definitivamente un comparto storico ed importante per l’economia dell’intero territorio. Oltre al danno si aggiunge la beffa, il mancato “ristoro” da parte del Governo, a suo dire non dovuto in quanto trattasi di attività a pieno regime e forte di un supporto legislativo così chiaro. Gli operatori sono stanchi di tutto ciò, non è umano e corretto trattare questa categoria ai margini e oltretutto impari rispetto ad altri comparti. I sindaci non possono e non devono scaricare le loro responsabilità di inadeguatezza
gestionale politica-amministrativa. Se non sono in grado di gestire a 360° le emergenze, per senso di rettitudine nei confronti dei cittadini, devono andare a casa, lasciando la possibilità a chi possiede il senso del dovere trovando le soluzione più idonee e concrete ed assolvendo i compiti e le prerogative di competenza”.
Confcommercio ricorda che nel maggio 2020, durante il primo lockdown, furono messi in atto da tutti i Comuni, per far ripartire i mercati, i primi protocolli di sicurezza, contingentando le aree mercatali di concerto con le Associazioni di categoria e con una fattiva e pregevole collaborazione di tutti gli operatori commerciali, consapevoli inoltre delle prescrizioni previste per la salvaguardia del contagio da Covid-19. Perché oggi, nonostante i ripetuti solleciti non è possibile riadottare questi protocolli, in modo da far ripartire i mercati in sicurezza per gli avventori? Perché i sindaci non si recano nelle aree mercatali per rendersi conto della bassissima affluenza ? Ad oggi, purtroppo, si assiste ad uno scenario di incapacità Politica e incompetenza totale a discapito degli Operatori, che con forte senso dell’appartenenza ed amore del proprio lavoro, si trovano nelle grazie, attendendo invano un riscontro da parte delle Istituzioni, quanto mai speranzoso per migliaia di famiglie che vorrebbero, anche loro, trascorrere un Natale sereno”.

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