Il partito della sindaca: “Neanche il tempo di lavorare e attendiamo le motivazioni in consiglio”

BRINDISI- “La mozione di sfiducia alla sindaca dovrà essere motivata e discussa in consiglio comunale, dopo di ché potremmo tirare le somme ed assumere una decisione” così il coordinatore cittadino di Noi Centro, Toni Muccio, commenta il documento firmato dai 17 consiglieri delle forze politiche di minoranza intenzionate a far cadere l’amministrazione Carluccio.

“E’ giusto così, nessuno si vuol sottrarre al confronto e non mi sorprende neppure la firma di Mauro D’Attis- dice Muccio- mi fa specie, invece, che ci sia un forte pressing e corteggiamento da parte di alcuni di loro nei confronti dei consiglieri che sostengono la sindaca”.

In pratica Muccio rivela che nelle ultime ore ci siano state telefonate e messaggi tesi a portare i consiglieri a sostegno della sindaca dalla parte delle forze di minoranza. Un pressing da parte di chi avrebbe già partecipato alla sfida elettorale ed ora è pronto a ricandidarsi.

“ Al di là dei 5Stelle e di Bbc- dice il coordinatore cittadino di Noi Centro- c’è chi è stato sconfitto sonoramente al ballottaggio scorso ed ora  è in prima linea perché pensa di essere ricandidato alla giuda di un progetto politico di questa città. Bene, io penso che non sarà neppure considerato”.

Muccio, comunque in un momento in cui tutto può cambiare,  non si sottrare all’autocritica: “Se sta accadendo  questo è perché non siamo stati bravi in questi cinque mesi. Sicuramente non siamo stati particolarmente brillanti ma da qui dare un giudizio definitivo a quattro, cinque mesi di lavoro credo che non sia giusto. Per vedere dei risultati e giudicare sarebbe necessario almeno un anno perché ci sono problemi in questa città che vengono da lontano e non si possono risolvere in pochi mesi”.

Dal punto di vista politico poi aggiunge: “Un anno fa questa coalizione non esisteva. E’ normale ci vuole del tempo per trovare l’amalgama, mettere insieme idee diverse e fare scelte coraggiose”.

Sul dietro front di Luperti, Toni Muccio non si sa dare ancora una ragione: “Luperti è un caro amico e non mi spiego un paio di situazioni  a partire da Marika Rollo che è stata portata ad essere eletta in consiglio provinciale da tutto il gruppo centrista, sindaca compresa,  che è andata a votarla, appena una settimana fa. Cosa è cambiato dopo tre giorni, non lo so”.

Sul cambio invece delle deleghe e la rinuncia agli incarichi di Silvestre, aggiunge: “La sindaca ha piena fiducia in Silvestre, ed ha pensato di    rafforzarne il ruolo dando la delega agli appalti e contratti e affari generali . Silvestre ed Errico sarebbero stati l’asse portante di questa gestione amministrativa, una garanzia. Per questo, dico che qualcosa non torna.

Infine Toni Mucci conclude: “Su quel documento ci sono 17 firme, andare dal notaio vuol dire sottoscrivere le proprie dimissioni non credo che fra questi 17 siano tutti convinti, penso, invece che ci sia chi ha cuore gli interessi della città  e chi invece è mosso solo da interessi personali”.

Lucia Pezzuto

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