Niente scuola per una ragazzina disalibile, la madre: ” la Provincia ha perso la sua pratica”

BRINDISI- Manca l’assistente scolastico, Giada in lacrime costretta a tornare a casa perché la Provincia non trova la sua pratica. La scuola è cominciata me non per tutti , non per Giada, studentessa diversamente abile di 14 anni iscritta al primo anno del Liceo Classico Marzolla di Brindisi. Lei in classe non può stare perché non c’è l’assistente scolastico che possa aiutarla nei espletamento dei suoi bisogni (andare al bagno, fare merenda con gli altri compagni). Nonostante la famiglia abbia presentato richiesta tramite pec alla Provincia di Brindisi lo scorso 2 luglio, quindi entro i termini previsti, l’Ente non ha mai preso in carico la sua domanda. Il motivo è presto detto: l’Ente sostiene di non averla mai ricevuta. “E’ assurdo – dice la mamma della ragazza- ho  con me la ricevuta di accettazione. Come è possibile perdere una pec. Non solo, la stessa domanda è stata rinviata lo scorso 11 settembre, peccato che questa volta la mail non è stata neppure aperta”. E’ una situazione paradossale. Oggi Giada è andata a scuola ma non avendo l’assistente scolastico è dovuta andare via. La 14enne era in lacrime quando la madre è andata a riprenderla, avrebbe voluto far lezione con i compagni ma questo diritto le è stato negato. I genitori sono intenzionati a recarsi dai carabinieri e denunciare quanto accaduto. “Sono più che arrabbiata- dice la mamma di Giada- non ce l’ho con la scuola che dal suo canto non ha ricevuto alcuna comunicazione ma con la Provincia e con chi doveva prendere in carico la richiesta per l’assistenza scolastica”. Intanto la Provincia da la sua versine dei fatti spiegando che ” gli uffici  non hanno perso alcuna pratica in quanto l’utente ha per ben due volte trasmesso l’istanza sbagliando l’indirizzo PEC dell’Ente”.

“La stessa utente dichiara di possedere la ricevuta di accettazione, che, tecnicamente, corrisponde ad accettazione del sistema Aruba del mittente. Non dispone, altresì, di ricevuta di consegna che, invece, giuridicamente attesta ed equivale a ricevuta da parte del destinatario- precisa l’Ente-  L’utente solo in data odierna ha segnalato l’accaduto e la Provincia ha preveduto al ritiro presso il domicilio della stessa signora della documentazione garantendo già da domani il servizio di assistenza”.

1 Commento

  1. che i responsabili paghino! è vergognoso perdere PEC e MAIL. il disagio psicologico è cosa che la 14.nne si porterà dentro per molto tempo. non ho più parole per esprimere il mio sdegno. o no?

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