Oltre 3mila ricci dalla Grecia sequestrati nel porto di Brindisi

BRINDISI –  Maxi sequestro di ricci provenienti dalla Grecia è avvenuto questa mattina (11 giugno) nelle acque antistanti il porto di Brindisi.

Durante un’operazione mirata al contrasto dell’importazione e commercializzazione di prodotti ittici da paesi esteri, la Guardia Costiera del centro di Controllo di area della Pesca della Direzione marittima di Bari e la sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Brindisi hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di ricci provenienti dalla Grecia.

I militari hanno fermato e sottoposto ad un controllo un automezzo sbarcato da una nave traghetto proveniente dalla Grecia ed appena ormeggiata nel porto di Brindisi. All’interno del mezzo, abilmente occultato tra prodotti ittici regolarmente trasportati, è stato rinvenuto un quantitativo di ben oltre 3mila ricci peraltro freschi ed ancora vivi. Ilricci della grecia sequestro conducente non avrebbe fornito indicazioni sulla provenienza del prodotto ittico, né una valida documentazione sanitaria e commerciale che ne comprovasse la tracciabilità. A questo punto, per scongiurare che tale prodotto di dubbia provenienza potesse illegalmente finire nei mercati e quindi sulle tavole dei cittadini, è scattato il sequestro con contestuale sanzione amministrativa per massimo 4.500 euro, mentre i ricci sequestrati sono stati immediatamente reimmessi in mare in modo da consentire la riproduzione ed il ripopolamento.

Per la Capitaneria, il modo in cui tale prodotto ittico stava per essere introdotto sul territorio nazionale rappresenterebbe un vano tentativo di eludere le norme in materia di commercializzazione dei prodotti della pesca nel periodo in cui, ai sensi del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 12 Gennaio 1995, è in vigore il cosiddetto “fermo” vale a dire il divieto di raccolta, detenzione, trasporto e commercializzazione del riccio di mare nel periodo a partire dal 1 Maggio e fino al 30 Giugno inclusi. Tale divieto viene imposto al fine del ripopolamento e della ricostruzione dello stock ittico e che, la violazione di tale precetto comporta una sanzione fino a 12mila euro.

I controlli, assicura il Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi Salvatore Minervino, proseguiranno con speciale riguardo al contrasto della vendita abusiva di prodotti ittici. Già nelle scorse settimane si erano susseguiti controlli e sequestri nei confronti di improvvisati mercatini lungo le strade cittadine in assenza delle benché minime garanzie igienico-sanitarie.

Per qualsiasi comportamento illecito o situazione dubbia, sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022, la casella di posta elettronica cpbrindisi@mit.gov.it  mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.

BrindisiOggi

2 Commenti

    • Allora a nessuno signor Pinuccio, le sembrerà strano ma il rigetto di tutto il prodotto viene realmente fatto. Basta con questi commenti di basso profilo ed ovvi.

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