Pattinodromo completo stato di abbandono, l’appello del Movimento +39 : “Intervenga il Comune”

BRINDISI- Pattinodromo al rione Casale di Brindisi completo stato di abbandono, l’appello del Movimento +39 : “Intervenga il Comune”.

“Una semplice passeggiata pomeridiana al parco giochi del rione Casale insieme alle famiglie, si è trasformata oggi per i sottoscritti Leandro Occhilupo e Simone Caputo, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Movimento +39, in una amara constatazione del degrado e dello stato di abbandono in cui si trova la grande pista di pattinaggio presente all’interno di detto parco- dicono Occhilupo e Caputo- Abbiamo documentato con alcune foto la situazione, scoprendo con stupore la presenza di servizi igienici e locali adibiti a spogliatoi di evidente recente ristrutturazione, ma con infissi non presenti o divelti da ignoti, alla mercé quindi di vagabondi o animali randagi e, perdipiù, con impianto di illuminazione funzionante ed acceso, a consumare inutilmente risorse economiche pubbliche (per quanto irrisorio il consumo, si tratta comunque di uno spreco inammissibile, considerato il perdurare di questa situazione chissà da quanto tempo)”.

“Non da meno è lo stato di decadimento in cui versa la pista stessa, ricettacolo di sporcizia accumulata evidentemente da tempo immemore e vero e proprio pericolo per eventuali coraggiosi fruitori, dal momento che, come dimostrato dalle nostre foto, è facilmente accessibile da chiunque, quindi anche da ragazzini imprudenti, con conseguenze che potrebbero invece essere evitate con una messa in sicurezza, condizione minima quantomeno obbligatoria- proseguono- Eppure negli anni il pattinodromo del Casale ha conosciuto tempi migliori, arrivando finanche ad essere teatro di eventi nazionali: cosa sarebbe quindi oggi un investimento minimo volto a ridare splendore a questa struttura in confronto al ritorno di immagine che potrebbe avere la nostra Città ed alla rivalutazione stessa del parco giochi, anch’esso riportabile agli antichi fasti?
Ecco perché vediamo in questo impianto sportivo una metafora della nostra Città, ferma da sempre al “potrebbe essere” ma che mai spicca il volo verso un “è” che ne metterebbe in risalto le caratteristiche che oggi sono relegate invece a mere potenzialità. Auspichiamo quindi un intervento sinergico dei settori lavori pubblici, rigenerazione urbana e impiantistica sportiva affinché finalmente si inizi, dal piccolo, una svolta verso la rivalutazione del nostro territorio”.

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