Pd in crisi: prove tecniche di scissione, e un gruppo non si presenta al Direttivo

BRINDISI-  Non si presentano al direttivo. Un’area del Pd, quella che si definisce “Per la sinistra”, non si riconosce più in questo partito, o meglio nel modo di gestire e vivere il partito democratico brindisino. Almeno in 12 hanno annunciato attraverso un comunicato stampa che  non si sarebbero presentati al direttivo cittadino convocato oggi dal segretario Antonio Elefante. Di questa area fanno parte i civatiani e  i vicini a Cristiano D’Errico, ex candidato alla segreteria cittadina. Una frattura che al momento sembra insanabile tanto da poter ipotizzare anche una scissione nell’azione di partito. Nella nota inviata da Enzo Casone si legge: “In attesa delle conseguenti responsabili decisioni anche al fine di presentare per l’oggi e per le prossime elezioni regionali un PD finalmente in sintonia con le vaste e numerose problematiche della città piuttosto che immerso nel toto-candidature tutto interno. Il Gruppo “Per la Sinistra” si riserva , in assenza di risposta, di promuovere e presentare alla cittadinanza iniziative e proposte autonome insieme a iscritti, simpatizzanti ed associazioni interessati.”

Insomma restano al momento nel partito, ma prendono le distanze dall’attuale segreteria, e  metteranno in campo iniziative autonome. Di questa area fanno parte i quattro esponenti che oltre un mese fa hanno dato le dimissioni dal direttivo.

Il gruppo dei dissidenti cita le fasi che hanno portato a questa crisi interna al partito. Il 3 novembre scorso i componenti del Comitato Direttivo del PD, pari al 40% dell’intera   compagine, chiesero  la convocazione dell’organismo su temi ritenuti fondamentali per il ruolo del partito in città. Il 16 dicembre, in assenza di convocazione del Direttivo, un gruppo di iscritti e simpatizzanti del PD, fecero presente ai diversi livelli del partito le sofferenze per la gestione interna e soprattutto le assenze del PD rispetto a tematiche politiche ed amministrative ormai urgenti per i cittadini. Il 5 gennaio quattro componenti della Segreteria cittadina illustrarono in un conferenza stampa le specifiche personali motivazioni delle loro dimissioni dalla Segreteria con molti elementi comuni su  denunce e proposte ufficialmente e pubblicamente argomentate.

“A fronte di tutto ciò- aggiunge il gruppo “Per la sinistra”- si sono riscontrate solo battute ed offese nei confronti dei singoli e dell’insieme degli iscritti e simpatizzanti “non omologati”.

Ai dimissionari non è andato giù il fatto che il segretario cittadino invece di affrontare e dibattere sulla questione per cercare un punto d’incontro abbia il 12 gennaio scorso proceduto alla loro sostituzione nella Segreteria ed il 13 gennaio ha convocato per oggi un Direttivo nel cui ordine del giorno, secondo i dissidenti,  vi sono argomenti generici, non urgenti, tralasciando invece la richiesta da loro più volte avanzata di aprire un confronto politico sulle eclatanti sofferenze in città  quali porto, bonifiche, occupazione, Centrale A2A, Raccolta Rifiuti, Mense scolastiche, furti e rapine.

Alla luce di questo il gruppo non ha inteso presentarsi. Insomma, loro non erano interessati a quella riunione così come voluto da Elefante.  Ma non mollano e chiedono  la  convocazione di un Direttivo  “secondo le corrette procedure e con la presenza della Segreteria provinciale- affermano- nel quale si possa discutere nel merito delle questioni sollevate con un corretto e responsabile confronto per poi riportare il tutto alla Assemblea degli Iscritti e simpatizzanti, organismo mai convocato dopo il Congresso.”

Nel frattempo fanno sapere che si organizzeranno con iniziative autonome. “Restiamo nel partito- spiega Enzo Casone- ma se non dovessimo avere riscontri alle nostre richieste di dibattito e di confronto per affrontare le questioni cittadine allora saremo costretti ad assumere altre decisioni. Molti di noi non sono interessati alle poltrone, vogliamo quindi che  il partito sia luogo di discussione”.

Casone, da civatiano, non esclude una futuro uscita dal Pd. D’altronde si aspettano anche le vicende nazionali, dove Civati ha un piede dentro e l’altro fuori.

BrindisiOggi

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