Piano di evacuazione: chiesto l’aiuto anche ai vigili urbani di Bari, Taranto e Lecce

BRINDISI – Comune e Prefettura a lavoro per stilare il piano di evacuazione di tre quarti della città, prevista per domenica 15 dicembre. Devono lasciare le loro case  53mila persone. Intervenuto anche il dipartimento della Protezione civile nazionale e regionale che in questi giorni è stato a Brindisi per dei sopralluoghi. Il centro operativo comunale costituito ad hoc avrà sede presso il comando della polizia locale al quartiere Paradiso e nello stabile della Protezione civile, dove ci sarà il raduno di 400 volontari che arriveranno da tutta la regione. Intanto il comandante della Polizia locale Antonio Orefice e il sindaco Riccardo Rossi hanno firmato in queste ore la richiesta ai sindaci della provincia di Brindisi, ma anche ai comandi della Polizia municipale di Bari, Taranto e Lecce per il supporto di personale in quella giornata. Sarebbe stata già data disponibilità dai tre capoluoghi pugliesi. Vigili urbani arriveranno quindi anche da fuori.  Nelle aree di evacuazione è inclusa anche quella di via Appia dove ha sede il carcere. Il ministero di Grazia e Giustizia sta predisponendo a sua volta un piano di trasferimento di 200 detenuti in altre carceri italiane. Al momento nel distretto di Puglia e Basilicata non ci sono posti. Si tratta di un trasferimento che deve essere effettuato nell’arco di due settimane. Per quanto riguarda il resto della cittadinanza l’evacuazione avverrà per fasce orarie e in base alle zone: si dovrebbe partire dalle 5 ed entro le 8 le aree dovranno essere liberate. Solo da quel momento il direttore della protezione civile darà l’autorizzazione agli artificieri dei Geni Guastatori di Foggia di iniziare il disinnesco che durerà circa 2 ore. Anche il rientro è previsto a fasce orarie. Si dovrà gestire un flusso di oltre 11mila auto. Una volta liberate le case ci sarà un’attività di vigilanza pressante delle forze di polizia. Sarà inoltre staccato il gas in tutte le zone interessate. Restano fuori dalle aree di evacuazione i quartieri Casale, Paradiso e tre quarti di Sant’Elia.

Nei prossimi giorni sarà attivo un numero telefonico per segnalare casi di difficoltà e particolari esigenze, inoltre sarà messa in campo un campagna informatica con comunicazioni sul sito del Comune. Si tratta di un’operazione delicata in quanto l’ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, è stato danneggiato durante il ritrovamento. La bomba è venuta alla luce il 2 novembre scorso fuori al Cinema Andromena durante i lavori di ampliamento della struttura. Un operaio durante gli scavi con una pala meccanica si reso conto della presenza dell’ordigno. Da allora il cinema e le altre attività commerciali rientrati in quell’area sono chiuse.

BrindisiOggi

 

6 Commenti

  1. La madre di tutte le bombe la bomba americana disdrugge tutto fino a una distanza di 150 m questa è poco più di una bombetta e stanno evaquando una città mi sembra una grande cazzata

  2. Io abito in Via Don Minzoni a due passi dalla Scuola Leonardo da Vinci.
    Ma vale la pena che lascio casa per recarmi alla scuola che si trova in via Don Guanella cioe dietro casa?

  3. Io abito in Via Pastrengo (rione Santa Chiara) ed il rifugio più vicino è presso la scuola media ” L. da Vinci” o la scuola elem. “Rodari”. In linea d’aria credo di essere sulla stesso parallelo. Posso restare a casa mia? Per maggiori informazioni, quale è il numero verde della Prefettura?

  4. non si potrebbe chiedere l’intervento dell’esercito?
    credo comunque che un piano ufficiale, se c’è, deve essere portato a conoscenza della popolazione attraverso “COMUNICATI UFFICIALI” o no?

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