“Sono preoccupato da sindaco e da genitore, c’è un vuoto di legalità, uniamo le forze e diamo il buon esempio ai ragazzi”

BRINDISI- Riportiamo il commento postato sulla pagina Facebook del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi in merito alla sparatoria della notte scorsa nel cuore della movida brindisina alla presenza di centinaia di ragazzi, molti anche minorenni.

“C’è un pensiero che mi assilla e genera inquietudine, ieri sera nel centro della città un giovane dopo una lite è stato colpito da due spari. Non è il primo episodio, al momento non conosciamo i motivi di quest’ultimo gesto ma possiamo facilmente immaginarli: banali liti, comportamenti da bulli che credono di dover a tutti i costi farsi rispettare con la violenza.
Sono preoccupato da sindaco e da genitore, ieri sera le mie due figlie erano in centro insieme a centinaia di giovani che vogliono giustamente incontrarsi, divertirsi vivere la loro adolescenza e gioventù serenamente.
Ma c’è un altro aspetto inquietante: come è possibile che i nostri giovani abbiano accesso così facilmente alle armi? Questa possibilità rende tutto più complesso e pericoloso.
Mi rendo sempre più conto che l’importante e preziosa opera delle forze dell’ordine nel controllare il territorio e reprimere questi fenomeni da sola non è sufficiente, a Brindisi c’è un vuoto, è il vuoto della cultura della legalità, è il vuoto della sfiducia, il vuoto di chi non crede più nel rispetto di niente e di nessuno.
Politicamente e collettivamente dobbiamo riempire questo vuoto, lavorare con politiche culturali precise e costanti, agire onestamente noi per primi e scardinare vecchi sistemi, ascoltare i cittadini tutti, dare fiducia.
Occorre una nuova operazione primavera ma questa volta non solo di controllo del territorio ma soprattutto culturale con interventi in tutta la città, una vera e propria mobilitazione della cittadinanza attiva e degli attori sociali pubblici e privati. Dobbiamo essere presenti, ognuno di noi è chiamato a questa responsabilità. La nostra amministrazione ha avviato questo percorso, ma evidentemente dobbiamo essere ancora più incisivi e preparati.
A questi giovani chiedo di arrabbiarsi con noi adulti, di reclamare quello che vogliono, di urlare il loro dolore, è nostro compito dare ascolto e risposte.
A tutti e a tutte vorrei dire di unire le forze, ognuno porti il buon esempio, lavoriamo sodo, denunciamo l’illegalità, alimentiamo la fiducia, io ci sono”.

1 Commento

  1. Si è scoperta l’acqua calda!.
    Sono anni che certe cose accadono. Mi chiedo quante segnalazioni sono state fatte in questi anni alle forze dell’ordine?
    Iniziamo da lì.

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