Punto franco nel porto di Brindisi, pronto il progetto dell’ASI

BRINDISI- Sono bastati nove mesi per mettere a punto il progetto. Il punto franco a Brindisi comincia a prendere forma perlomeno sulla carta. La Clas, gruppo di ricerca, e consulenza per lo sviluppo economico, ha consegnato al Consorzio ASI di Brindisi l’analisi delle prospettive di sviluppo del punto franco nella zona industriale della città. “Abbiamo scoperto- ha detto il presidente dell’ASI, Marcello Rollo- che nel 2009 il governo ha risposto alla Comunità Europea in merito all’opportunità di creare un punto franco a Brindisi. Questo intervento ha  confermato di fatto una legge del 1951 che istituiva un’area a regime doganale preferenziale nei pressi del canale di Levante dell’attuale porto interno, in zona contrada Perrino”. L’idea dell’ASI è quella, quindi, di recuperare questa legge mettendo in piedi un progetto che dovrebbe essere finanziato per l’80% dal Ministero delle Finanze e per il 20% dai privati. Lo scalo, se realizzato, non solo faciliterebbe  il transito delle merci ma consentirebbe anche la loro trasformazione. “Una relazione di Uniontrasporti- ha riferito Rollo- spiega che per un container la cui merce viene trasformata vale 10 volte di più di quella di un container che semplicemente transita”. Ovviamente per far questo è necessario che sia ben sviluppata anche la retroportualità. Brindisi avendo uno marittimo, ferroviario, aereo e dei giusti collegamenti stradali si presta ad essere competitiva sotto ogni profilo da qui l’idea anche di creare una piattaforma logistica integrata che possa sfruttare al meglio le potenzialità e le strutture di cui dispone il territorio. “Il progetto- ha spiegato l’ing. Stefano Ciurnelli” è pronto per essere portato in procedura d’appalto integrato”. Come di dire che ora si aspetta di poter passare dalle carte alle opere, dalle parole ai fatti.  

Lu. Pez.

 

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