Rapinatori in trasferta a Lecce, arrestati 5 brindisini

LECCE- Incastrati dalla maniglia dell’auto, persa durante un colpo alla gioielleria. Finiscono in manette cinque brindisini, si tratta di Antonio Olimpio, 29 anni, Antonio Fontò, 35, Pietro Giovinazzo, 24, Alfredo Zecca, 26 e Jonathan Muolo,19. La banda armata di pistole, lo scorso primo giugno, fece irruzione nel negozio di preziosi “La Piramide” a Calimera e sotto la minaccia delle armi portò via gioielli e pietre preziose per un valore di oltre 250mila euro. Secondo le indagini i rapinatori nei giorni precedenti il colpo fecero un sopralluogo, poi il primo giugno scorso Muolo e Zecca entrarono nel negozio fingendosi clienti e chiedendo alla commessa di mostrare loro degli orologi. Al momento giusto uscirono le pistole, uno di loro scavalcò il bancone immobilizzando l’impiegata, tra l’altro incinta, gli altri fecero irruzione e puntarono le pistole anche contro il clienti. Arraffati i preziosi fuggirono via a bordo di una Fiat Brava. Proprio durante la fuga l’auto perse una maniglia poi recuperata dai carabinieri che avviarono le indagini. Di lì a poco  la maniglia risultò compatibile con una vettura data alle fiamme, una Fiat Bravo rubata a Brindisi. Lunghi mesi di indagini supportate dalle immagini di video sorveglianza registrate dalle telecamere della gioielleria dove si vedono chiaramente le fasi della rapina, e poi pedinamenti ed intercettazioni telefoniche sino all’arresto di oggi. L’accusa per tutti e cinque è di rapina aggravata e detenzione abusiva di armi in esecuzione dell’ordinanza firmata dal gip Atonia Martalò su richiesta del pm Carmen Ruggero. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce.

Lucia Pezzuto

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