Regionali, rottura nel Pd sulla primarie, tre componenti contro Emiliano: “siano annullate e si pensi ad unire”

BARI-  Divisione nel Pd sulle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Puglia. Da una parte Michele Emiliano che entusiasta annuncia la data del 24 febbraio, dall’altra parte invece tre componenti della segreteria regionale Elisa Mariano, Salvatore Capone e Ludovico Vico che chiedono di annullare le primarie. “Aver affrettato le conclusioni di un tavolo che doveva innanzitutto discutere e avere come obiettivo prioritario la verifica e il rilancio dell’azione regionale è un errore. Per questo non ne condividiamo l’esito e valutiamo forzata e sbagliata la scelta di indire primarie a più di un anno di tempo dalle elezioni regionali”, affermano Elisa Mariano, vicesegretaria, Salvatore Capone e Ludovico Vico.

“Consideriamo questa scelta gravissima – proseguono i tre esponenti Pd – perché allarga ancora di più la frattura nel centrosinistra pugliese, determinando il rischio di conseguenze negative, tra cui la prospettiva, evidentemente suicida, ma sempre più concreta, di due poli contrapposti entro lo stesso campo. Quale perno fondamentale del centro sinistra pugliese, il Pd è chiamato a lavorare per la ricomposizione politica del campo progressista, non a liquidare tale prospettiva ancor prima di averne verificato le condizioni fattuali. Questo è il cuore del mandato che la direzione regionale aveva affidato al segretario e l’unico vero punto su cui si è raggiunta, nell’unica sede deputata, unanimità di vedute”.

Per i tre ex parlamentari le primarie sono e devono restare uno strumento al servizio dell’unità e non occasione di divisione. “Di certo non possono essere piegate alle esigenze di legittimazione di singole leadership, qualsiasi esse siano – aggiungono – a meno di non voler inficiare e vanificare lo strumento stesso funzionale non a incoronare e blindare qualcuno, ma ad individuare la migliore candidatura possibile.

A questo si aggiunga che l’assenza di riflessione da parte del PD pugliese su questi anni di governo regionale, e l’assenza di dibattito all’interno del nostro partito sui temi concreti della vita dei cittadini e delle comunità pugliesi ha aggravato la crisi del PD di Puglia e del Governo regionale e ha prodotto e moltiplicato, anziché sanare, divisioni e fratture al suo interno. Basti pensare a vicende come xylella, Ilva, Tap, liste d’attesa, sanità, autonomia differenziata, sulle quali mai alcuna discussione condivisa è stata avviata e prodotta. La necessità prioritaria è oggi ricostruire un dialogo ed un confronto su idee e programmi per la Puglia condiviso con l’intera coalizione di centrosinistra, e con i cittadini pugliesi, perché costituisca patrimonio programmatico comune della coalizione. La scelta della leadership non può che avvenire, democraticamente, solo a valle di questo processo”.

“In ultimo, ma non meno importante – concludono dunque Elisa Mariano, Salvatore Capone, Ludovico Vico, -evidenziamo l’urgenza non più derogabile di mettere in atto ogni azione utile a salvaguardare e stimolare la più ampia partecipazione dei democratici pugliesi al nostro congresso nazionale quale momento fondamentale per il rilancio della nostra identità e iniziativa politica a livello nazionale e locale. Motivo in più per annullare, assolutamente, le primarie previste per il 24 febbraio”.

BrindisiOggi

 

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