Ribezzi va in diretta su Fb: “Ingenuamente ho chiesto per mia moglie”, e Noi Centro: “Ecco lo ha ammesso”

BRINDISI- Umberto Ribezzi va in diretta su Facebook e in un monologo chiamandosi più volte in terza persone si difende dalle accusa mosse negli ultimi giorni da diversi esponenti politici di aver fatto cadere l’amministrazione Carluccio per non essere stato accontentato nella richiesta di un posto di lavoro per la moglie.

Ma proprio in un passaggio di quella diretta replicando all’onorevole Nicola Ciracì dice: “”Poi io ingenuamente ho detto, se c’era la possibilità, perché hanno licenziato mia moglie da un’azienda locale se era possibile il reintegro”. Davanti a questa frase, rincara la dosa Noi Centro che parla di ammissione di Ribezzi di quello che poi ha avuto il sapore del ricatto.

Toni Muccio, coordinatore di Noi centro, era stato il primo a parlare qualche giorno fa di ricatto.

“E’ lo stesso consigliere Umberto Ribezzi ad ammettere oggi, in un video pubblicato sul proprio profilo di Facebook- scrivono da Noi centro- di aver chiesto all’Onorevole Nicola Ciracì che intervenisse per far lavorare la moglie che aveva perso il posto. Ribezzi finora aveva sempre assicurato, anche nel corso di interviste televisive, di non aver mai chiesto a nessuno di sistemare la moglie, circostanza che – alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni – non è avvenuta solo negli uffici di Massimo Ferrarese ma anche in quelli dell’onorevole Ciracì.”

Noi centro si chiede  “Se la sua richiesta non accontentata non sia stata, “ingenuamente”, la causa della caduta dell’amministrazione comunale, e se invece la giunta Carluccio non sarebbe ancora alla guida di Palazzo di Città se la signora Ribezzi avesse ottenuto il tanto auspicato posto di lavoro. “

I centristi attaccano poi Riccardo Rossi. “Alla luce delle dichiarazioni dell’ex consigliere comunale Riccardo Rossi, che ieri sul suo profilo ha tacciato di ipocrisia chi denuncia le richieste di Ribezzi- aggiungono-  e quindi ammettendo implicitamente di essere a conoscenza dell’esistenza delle pretese non evase dell’ex consigliere di maggioranza, si intuisce che non solo lui, ma anche gli altri 15 consiglieri che (con Ribezzi) hanno determinato la destituzione della sindaca Carluccio, fossero a conoscenza dei reali motivi, tutt’altro che relativi alla politica, che hanno spinto lo stesso Ribezzi ad abbandonare la maggioranza. Rossi si dice indignato dall’ipocrisia, ma alla resa dei conti come giudica se stesso per aver accettato di accogliere l’autore di un ricatto pur di mandare a casa la maggioranza?  Ci chiediamo quindi, alla luce di tutto questo, se sia normale che un’amministrazione eletta democraticamente dai cittadini venga interrotta per motivazioni che nulla hanno a che vedere con la politica ma che sono dettati da meri interessi individualistici.”

Ma mentre la politica litiga sul caso Ribezzi post caduta, i cittadini esprimono indignazione sui social e sperano in un progetto politico credibile che possa portare a Brindisi un governo solido che vada oltre gli interessi individualistici. Mancano 11 mesi alle prossime elezioni.

Ecco il link della diretta di Umberto Ribezzi

https://www.facebook.com/umbertoribezzi/videos/10210280484195363/

BrindisiOggi

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