Il ricordo della mamma: “Ilaria era una donna libera, ha vissuto inseguendo i suoi sogni”

BRINDISI – (da Il7 Magazine) “Sono felicissima, perdonami se resto ancora un po’, io e Giuliano stiamo vivendo un momento meraviglioso” sono le ultime parole di Ilaria alla sua mamma. Una delle ultime telefonate prima che quella felicità, che l’ha portata lontana da casa, le venga strappata all’improvviso. Prima che tutto si fermi a quel pomeriggio in moto con il suo Giuliano mentre percorrono una strada provinciale di Chumphon, nel sud della Thailandia. E’ il 28 febbraio, sono trascorse due settimane da quel giorno in cui  Ilaria Rizzo, psicologa brindisina di 36 anni,  e il suo fidanzato, Giuliano De Santis, imprenditore leccese di 41 anni, perdono la vita in un tragico incidente stradale. La coppia è diretta al mare quando sulla strada incrociano una cisterna. E’ questione di attimi, il mezzo pesante perde aderenza sull’asfalto e si ribalta sul fianco destro travolgendo i due fidanzati. Il terribile incidente viene ripreso da una telecamera di sicurezza, il filmato in poche ore fa il giro del mondo. Ilaria e il suo Giuliano non ci sono più ma la famiglia di Ilaria lo scopre solo il giorno dopo quando arriva una telefonata a mamma Sandra, docente di Scienze dell’Alimentazione presso l’Istituto superiore Alberghiero di Brindisi. E’ lei che ci racconta di Ilaria, della sua passione per i viaggi e di quella incontenibile voglia di libertà. “Giuliano era partito prima, dopo le vacanze di Natale, invece Ilaria è partita verso il 21 gennaio, aveva prima fatto tappa a Roma per seguire un corso di formazione in quell’occasione si era vista con il fratello Alessio. Dopo di che aveva raggiunto Giuliano a Bali, qui si erano intrattenuti per circa un mese -racconta la mamma- Ilaria era da tempo che non si prendeva dei giorni di vacanza per cui questa era stata l’occasione per stare con Giuliano e distrarsi”.

Ilaria si sente con la madre praticamente tutti giorni, le invia foto, video dei luoghi che visita e di cui non era mai sazia. “Io e Ilaria ci davamo il buongiorno ogni mattina, anche se per lei era pomeriggio. Mi scriveva i messaggi, mi chiedeva se avessi preso il caffè, parlavamo, mi raccontava come era andata la giornata, mi mandava i video della capanna dove stavano alloggiando, dei posti che visitava -dice- Ilaria e Giuliano amavano fare un turismo di tipo sostenibile, volevano conoscere la cultura e le usanze dei luoghi dove andavano. Insieme avevano fatto tanti viaggi erano stati in Malesia, in Giordania”.

Verso la fine di febbraio i due fidanzati  si erano trasferiti a Bangkok per visitare la Thalilandia, lì si erano fermati per circa quattro giorni per poi spostarsi a Chumpon nella Thalandia del Sud.

“Erano arrivati il 27 febbraio e il pomeriggio del giorno dopo, il 28 febbraio, avevano deciso di andare in spiaggia con due coppie di amici che avevano incontrato lì. Avevano affittato i motorini -racconta la mamma- Gli amici percorrevano la strada davanti a loro. I ragazzi hanno detto di aver sentito un gran boato. Ilaria e Giuliano non c’erano, i caschi erano per terra. Io sono stata avvisata il giorno successivo”.

Sandra parte per la Thailandia, da lì in poi è un dolore senza fine. Mentre racconta quei giorni il suo sguardo si perde, parla con dolcezza e accenna un sorriso solo quando i ricordi la portano a ripercorrere i giorni felici vissuti con la sua Ilaria.

“Il giorno di Natale ci aveva invitato a pranzo a casa sua, il fratello, Alessio, aveva detto: chissà che deve preparare. Perché lei non era una grande cuoca – dice – E invece ci ha sorpreso. Ci aveva preparato gli antipasti di tutti i paesi che avevano visitato e poi con Giuliano si erano organizzati così bene. Avevano addobbato la casetta. Vivevano insieme. Nella sua casetta Ilaria aveva anche lo studio”.

Lei si era laureata a Chieti e inizialmente abitava a Pescara, solo successivamente si era trasferita a Brindisi. Per un certo periodo aveva avuto lo studio sia a Pescara che a Brindisi. Dopo un paio di anni si era trasferita definitivamente a Brindisi.

“Ilaria era così socievole, ovunque andava aveva amici. Era una che le piaceva provare sempre nuove esperienze ma la passione per la danza è stata per sempre -racconta la mamma- Aveva cominciato da piccolina con la danza classica, frequentava l’Accademia Tersicore, poi a tredici anni aveva smesso ed era passata a ginnastica ritmica. Ma l’amore per la danza non l’aveva mai abbandonata. Con l’amica di sempre, Ilaria Caravaglio, si è appassionata ai balli latino americani e poi al tango”.

E’ in una di queste serate, durante una Milonga ,infatti, che conosce Giuliano, per loro il ballo sarà galeotto. Danzano insieme e si innamorano.

“E’ sempre stata una ragazza vivace. Ha cominciato a lavorare da subito, i primi anni ha lavorato presso una comunità per ragazzi difficili, Ilaria era specializzata in psicoterapia. Il suo sogno è sempre stato quello di aprire il suo studio, di avere i suoi pazienti, ha lavorato tanto in questo senso. Si è impegnata tantissimo”.

Ilaria appassionata del suo lavoro e della vita. Era una ragazza forte e piena di energia, così la ricorda Alessio, il fratello di 29 anni, che lavora al Gemelli di Roma, specializzando in medicina nucleare. “E’ stata anche una delle prime a fare psicoterapia on line, in particolare per gli italiani all’estero. Lei pensava che c’erano persone che magari non avevano il coraggio a parlare di persona. Ma anche per quegli italiani che erano all’esterno che avevano bisogno di fare terapia ed erano in difficoltà con la lingua -dice- Anche quando era in viaggio lavorava. Ora che si trovava fuori continuava a seguire i suoi pazienti on line”.

Ilaria amava molto gli animali, era molto legata al suo cane Pippi che ora vivrà con mamma Sandra. I funerali di Ilaria si sono svolti domenica 10 marzo nella chiesa di Santa Maria del Casale a Brindisi. E’ stata proprio la mamma, con l’urna delle ceneri tra le braccia, ad accompagnare la figlia in quest’ultimo viaggio. Ilaria è tornata così a casa.

“Abbiamo scelto la cremazione perché sapevo che era una volontà di mia figlia -dice mamma Sandra- Le ceneri ora sono al cimitero di Galatina vicino al papà che è morto quando Ilaria aveva 14 anni. Ma una parte sono rimaste lì in Thailandia, nel mare”.

Alla cremazione le salme dei due fidanzati sono state accompagnate con un rito buddista. Ilaria e Giuliano sono stati cremati insieme e le loro ceneri mescolate, per poi essere suddivise nelle due urne.

“Era giusto così- dice il fratello Alessio- si erano scelti”. Un atto d’amore, quello delle famiglie, che unisce questi due giovani per l’eternità.

“Ilaria doveva tornare il 25 febbraio mentre Giuliano doveva intrattenersi un altro po’- ricorda la mamma- Lei mi disse: guarda mamma io sono felicissima, sono felice con Giuliano e stiamo passando un momento meraviglioso. Voglio vivere questa esperienza fino in fondo”.

Ilaria non ha mai rinunciato ai suoi sogni, ha vissuto una vita piena e seppur non siano mancate le difficoltà le affrontate sempre con il sorriso.

“Mi era stato chiesto di dire qualcosa durante la messa del funerale, poi per motivi di tempo non è stato possibile- dice il fratello Alessio- Ma in questi giorni ci ho pensato tanto e sicuramente una cosa che avrei detto sarebbe stata questa: quando tu spiegavi ad Ilaria un tuo problema, la prima reazione era quella come per minimizzare, poi però vedevi come lei affrontava i suoi di problemi e ti accorgevi che aveva lo stesso tipo di approccio. Allora tu capivi che lei non minimizzava il problema ma lo stava vedendo per quello che effettivamente era e quello era miglior modo per affrontarlo”.

Di Ilaria resta molto di più che un ricordo, lo si è visto nelle tante persone che durante i suo funerale hanno affollato la chiesa, negli occhi increduli e al contempo pieni di affetto degli amici che erano lì. Ma soprattutto in quell’amore che ha saputo trasmettere a ciascuno di loro.

Continuare a vivere senza di lei non sarà semplice soprattutto per la sua famiglia, ma una certezza strappa ancora un sorriso a mamma Sandra: “Ilaria è riuscita a condurre la vita che voleva fare. Era una donna libera”.

Lucia Pezzuto

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