Sanitaservice, dopo lo sciopero, la promessa: «Se non ci ascoltano, andiamo a Bari»

brindisi sciopero 24 ott sanitaservice (3)BRINDISI – L’ennesimo sciopero è andato in scena, questa mattina, sotto i cancelli dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. A manifestare per il riconoscimento dei propri diritti erano, ancora una volta, i lavoratori della Sanitaservice, la società in house dell’Asl di Brindisi, che da mesi protestano soprattutto per la mancata applicazione della clausola sociale, quella che prevede la continuità del trattamento lavorativo ed economico quando si passa da una società privata a una a partecipazione pubblica che rileva i servizi prima esternalizzati. Erano in tanti, gli organizzatori parlano di un’adesione che ha sfiorato il 90%, i dipendenti di Sanitaservice che hanno sfidato la pioggia e il primo vero freddo della stagione per  rivendicare i propri diritti che sarebbero negati dall’azienda che li ha assunti nel 2010, dopo 10 e anche 15 anni di lavoro presso le strutture Asl al servizio di aziende esterne.

brindisi sciopero 24 ott sanitaservice (1)Sotto i vessilli della Cgil Funzione Pubblica e della Uiltucs, i lavoratori della società in house hanno chiesto a gran voce, ancora una volta, un incontro con le istituzioni che possa sbloccare la loro situazione. «La Sanitaservice, in totale disprezzo delle indicazioni poste dal governo regionale – afferma a margine dello sciopero Antonio Macchia, segretario provinciale Cgil Fp – non ha tenuto conto che il personale lavorava alle dipendenze dell’Asl da oltre 10 anni, per il tramite della società esterne cui veniva affidato l’appalto, ovvero non ha dato seguito alla continuità dell’impiego, non applicando la clausola sociale in termini professionali, giuridici ed economici. I dipendenti sono stati assunti con l’inquadramento minimo e non hanno visto riconosciuta, a oggi, alcuna progressione orizzontale, diritto, invece,  già acquisito e riconosciuto ai dipendenti delle società in house delle altre aziende sanitarie pugliesi».

Lo stato di agitazione dei lavoratori va avanti da mesi tra scioperi, incontri e promesse. «Vista la completa sordità politico-istituzionale di fronte a tale situazione – prosegue Macchia – la Cgil Fp ha manifestato con i lavoratori per rivendicare i diritti negati e non si fermerà fino a quando non sarà attivato, come più volte chiesto, un tavolo di confronto regionale. Se nulla arriverà dagli organi politico-istituzionali regionali, siamo pronti a portare la nostra protesta presso l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Puglia». Sulla stessa linea si piazza Raffaele De Punzio, segretario generale Uiltucs. «Il silenzio, la totale assenza e la mancata considerazione da parte della Regione Puglia, dell’Asl e della Sanitaservice obbliga ancora una volta i lavoratori a scendere in campo con uno sciopero che ha visto la partecipazione massiccia da parte dei lavoratori. Parliamo di lavoratori che chiedono con forza i propri diritti per il mancato passaggio di livello e lo scatto di anzianità maturato dagli assunti da oltre 2 anni. Nei prossimi giorni attiveremo i nostri uffici legali per promuovere ricorsi al fine di ottenere i riconoscimenti dei diritti acquisiti da tutti i lavoratori della Sanitaservice. Infine, confermiamo lo stato di agitazione, non escludendo nei prossimi giorni ulteriori iniziative di lotta più incisive».

BrindisiOggi

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