Sanitaservice, il paradosso: gli ausiliari con l’abilitazione da OSS ma la Asl non li fa lavorare

BRINDISI – Un altro “passo falso” dell’ASL di Brindisi. Gli ausiliari della Sanitaservice sono stati chiamati nel 2015 a frequentare un corso di abilitazione OSS, facendoli pregustare una crescita professionale. Ad oggi gli stessi ancora lavorano come ausiliari ma ad aggravare la situazione ci sono gli infermieri costretti a fare il lavoro degli OSS perché non vi sono le figure preposte, risultando manchevoli nelle loro mansioni.

Parla un rsu fp- Cgil della Sanitaservice, società in house dell’ASL di Brindisi, che ha vissuto questa situazione in prima persona “ Nel 2015 uscì un bando regionale per i dipendenti dell’Asl che dava la possibilità agli ausiliari dell’Ospedale di frequentare un corso per prendere successivamente la qualifica di OSS. Il corso era di 600 ore – continua Marco Esposito – questo voleva dire lavorare la mattina e seguire il corso nel pomeriggio, tre volte alla settimana per dieci lunghi mesi”. Tutti gli ausiliari dipendenti dalla Sanitaservice hanno prontamente risposto all’iscrizione per prendere la qualifica di OSS con la speranza di una propria crescita personale. Marco Esposito, dipendente da 6 anni della Sanitaservice e ausiliare nell’Ospedale Perrino da 17, supportato dal segretario provinciale fp della Cgil, Vincenzo Cavallo, ricorda “ All’Ospedale Perrino c’è carenza di figure professionali OSS, infatti il 25 ottobre scorso ci fu una sentenza del Tribunale di Brindisi che ha condannato l’Asl di retribuire gli infermieri nonostante il demansionamento, in quanto gli stessi dovevano adempiere anche ai compiti che solitamente spettano agli OSS e di conseguenza erano costretti a togliere del tempo ai pazienti” Marco ammette “Molte volte io, come anche altri ausiliari, per un codice etico personale abbiamo fatto molto più di quello che ci spettava solo per dedizione e soprattutto rispetto per i nostri pazienti. Perché non utilizzare noi, ormai abilitati, nelle mansioni di OSS? Perché continuare a sovraccaricare gli infermieri quando c’è abbastanza personale per poter fare le cose fatte per bene?”

Lo scorso 29 gennaio il coordinatore provinciale della sanità per conto della Cgil, Mimmo Stella, ha sottolineato, in una formale richiesta d’incontro con il direttore generale, il direttore sanitario e quello amministrativo della Asl, la gravissima carenza di Operatori socio sanitari e l’urgenza di inserire le figure di OSS nell’Ospedale Perrino di Brindisi. Anche Stella sottolinea non solo il problema riguardante gli ausiliari che non sono stati riposizionati all’interno degli ospedali dopo aver acquisito le certificazioni consone, ma anche gli infermieri che sono distolti dalle loro competenze volte all’assistenza del malato perché devono occuparsi di attività igienico-alberghiere che non competono loro.

Esposito e Vincenzo Cavallo come ambasciatori intendono portare avanti questo problema, nell’interesse di migliorare un servizio di primissima importanza come la

sanità. Inoltre entrambi fanno una proposta non solo per sistemare questa situazione, ma anche per il servizio di pulizia, che dovrebbe essere esternalizzato come richiesto da una sentenza di Tribunale “ Il passaggio come OSS degli ausiliari dà la possibilità ad altri lavoratori, che attualmente rischiano di essere esternalizzati, di rimanere nel circuito di Sanitaservice.”

Alberta Esposito

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