Scarichi a Torre Guaceto, il Ministro dell’Ambiente: ” Superati i valori previsti”

ROMA- Torre Guaceto, i valori delle acque alla foce e al depuratore sotto la lente del Ministero dell’Ambiente. L’argomento è stato affrontato nel corso del question time alla Camera. «Proprio nelle ultime ore abbiamo appreso che la Capitaneria ha dato notizia alla procura del superamento dei valori di azoto totale ed escherichia coli sia alla foce che al depuratore».  Ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti  ricordando che «il 26 settembre scorso» è arrivato «al ministero un rapporto del Consorzio di gestione dell’area marina protetta di Torre Guaceto, su un’autorizzazione rilasciata dalla Regione Puglia per lo scarico di acque reflue nella Zona A di massima tutela dell’area protetta».

 Rifiuti: Galletti, non penalizzeremo le Regioni virtuose«Il ministero dell’Ambiente –  ha sottolineato Galletti – segue con la massima attenzione la situazione, per intervenire tempestivamente presso le competenti Autorità qualora se ne dovesse verificare la necessità, per i profili di propria competenza. Rimane in costante contatto con la Capitaneria di porto di Brindisi e col Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto, che su incarico del ministero ha effettuato, lo scorso 3 ottobre, gli opportuni sopralluoghi nell’area protetta interessata dagli scarichi».

Non solo,  sull’autorizzazione agli scarichi  il ministro dice che sembrano esserci «profili di violazione della legge»; poi «ulteriori implicazioni derivano dalla presenza del Sito di interesse comunitario ‘Torre Guaceto-Macchia San Giovannì e dalla mancata attivazione della necessaria Valutazione di incidenza».

Ora, il prossimo 27 ottobre è previsto un nuovo incontro  sull’esito delle indagini in corso. Lo scorso 16 ottobre invece «il Servizio risorse idriche della Regione Puglia richiamava la procedura d’infrazione sulla Direttiva acque nonchè il procedimento penale in corso, sottolineando che l’autorizzazione provvisoria allo scarico nel Canale Reale costituiva l’unica alternativa valida».

Intanto a seguito dell’incontro del 7 ottobre presso la Regione Puglia  Acquedotto Pugliese avrebbe provveduto ad approfondire le opportune soluzioni tecniche per mitigare gli effetti del deflusso dei reflui.

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