Scontro sul porto, Patroni Griffi risponde al sindaco: “Chiedere una variante significa fermare il traffico crocieristico”

BRINDISI- Scontro sui progetti del porto, alle accuse del sindaco risponde attraverso un post su fb il presidente Ugo Patroni Griffi: “Nessuna opera proposta da Adsp è in contrasto con gli strumenti urbanistici, come accertato da plurimi voti del consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e finanche dalla magistratura brindisina. Peraltro anche le opere previste da PRP sono osteggiate e rallentate (accosti di sant’Apollinare e dragaggi). Non è vero che il ricorso gerarchico è stato rigettato mentre è vero che è stato trasformato in più ricorsi straordinari al Capo dello Stato (tutti regolarmente iscritti a ruolo). Peraltro non si comprende a che titolo il Provveditorato alle opere pubbliche possa (senza che vi sia stato un accertamento non solo da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e pendendo davanti al giudice amministrativo i predetti ricorsi) ingiungere alcunchè. Tanto più che il Provveditorato non esercita alcuna vigilanza o potere autoritativo sulla attività debnorme che non ha riscontri nella storia dell’intera portualità italiana. Di certo ci sono degli atti da cui emerge per tabulas che le banchine del porto di Brindisi non hanno destinazione funzionale alcuna. Di certo emerge che esiste il rischio di una decrescita dei traffici a Brindisi. Di certo emerge che è oramai palese un ingentissimo danno erariale. Di certo emerge che chi chiede una variante al PRP per un monoblocco prefabbricato, sapendo a prescindere da tutto che per una variante ci vorrebbero anni (almeno 4), sta condannando il porto ad essere estromesso dai circuiti crocieristici maggiori. Oggi invio, per tuziorismo, lettera al Comune per dichiarazione di non contrasto pontile a briccole con aree destinate al rapporto porto città in modo da richiedere – senza che ciò costitlla Adsp. Che poi per aprire una finestra, o realizzare una vasca di accumulo, o installare un prefabbricato modesto per assicurare le crociere a Brindisi ci voglia una variante al PRP attendo che lo accerti un giudice. Essendo qualcosa di auisca acquiescenza rispetto al ricorso straordinario già proposto avverso gli atti del Provveditorato relativi a tale intervento (e confidando nell’annullamento degli atti impugnati) – comunque l’ATF. Vedremo come risponderà il Comune. Nel frattempo è mio dovere tenere la schiena dritta nell’interesse della portualità brindisina e della logistica pugliese”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Ma se come dite, è tutto a norma di legge perché non iniziate i lavori considerato che il comune ho solo suggerito alcune varianti,e non prescrizioni.Non sarà mica che si vuole continuare a favorire il porto di Bari a danno di Brindisi, con la scusa che il comune crea problemi?

  2. il nostro porto era il PRIMO IN ITALIA ED IN EUROPA. ora sta morendo. per colpa di chi? i balletti di responsabilità fanno male a tutti: istituzione ed operatori. o no?

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*