Sequestrate cozze e schiuma di mare in una pescheria di Brindisi, ingenti multe

BRINDISI-I militari della Sezione di Polizia Marittima e dell’ Ufficio Marittimo di Savelletri  della Capitaneria di porto sono stati impegnati a setacciare tutto il territorio provinciale; in particolare sono state verificate le condizioni igienico sanitarie  di pescherie, grossisti, mercati ittici, venditori ambulanti, catena della grande distribuzione, supermercati e ristoranti.

Gli ispettori nel corso di verifiche sul territorio hanno sottoposto a sequestro ingenti quantitativi di schiuma di mare  in una pescheria di Brindisi, multato il titolare. In particolare presso una pescheria del capoluogo, sono stati sequestrati e successivamente reimmessi in mare, dei mitili (noci, mussoli, cozze pelose, piedi di capra e ostriche) privi di qualsiasi documento commerciale e sanitario che ne attestasse la provenienza e quindi la tracciabilità. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di  4.500 euro. Inoltre, i militari hanno bloccato un pescatore sportivo che, utilizzando un autorespiratore, aveva raccolto un ingente quantitativo di ricci di mare (paracentrotus lividus), circa 1.000 esemplari. Il prodotto ittico, ancora vivo, è stato sottoposto a sequestro amministrativo e immediatamente rigettato in mare in contraddittorio con il trasgressore, al quale è stato contestato l’illecito amministrativo che prevede l’irrogazione di una sanzione fino ad un importo massimo di € 12.000.

Mentre i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Savelletri, hanno rinvenuto, all’interno di una pescheria del comune di Cisternino, un consistente quantitativo di frutti di mare (cozze, fasolari e cannolicchi), privi di qualsiasi etichetta utile ai fini della tracciabilità. Anche in questo caso, oltre al sequestro amministrativo del pescato, che, è stato distrutto, al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di  4.500 euro.

L’operazione complessa è stata svolta anche in mare da parte dei mezzi navali del Corpo. La Motovedetta CP 263, nelle acque del porto di Brindisi, ha sequestrato ad un pescatore abusivo, circa 350 metri di rete da posta tipo tramaglio, attrezzo la cui detenzione e utilizzo è consentito unicamente ai pescatori professionali. Oltre al sequestro della rete, al trasgressore è stata comminata la sanzione amministrativa di € 4.000 euro. La stessa Unità Navale, ha sanzionato un soggetto che navigava con unità da diporto senza aver conseguito la prescritta abilitazione (patente nautica), la sanzione comminata è stata di €. 3.672,33 prevista dall’ Articolo 39 del Decreto Legislativo 171/05.

BrindisiOggi

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*