Enel Basket torna a casa sconfitta

AVELLINO- Era data per favorita la Sidigas Avellino e non smentisce i pronostici. Manda a casa una Enel Basket delusa per 81-71 nonostante un avvio di gara prettamente biancazzurro. Ma i padroni di casa vengo fuori alla lunga e si aggiudicano il terzo e il quarto quarto portandosi a casa i tanto attesi 2 punti. I primi della gestione Tucci. Bucchi alla vigilia di questo match si mostrava preoccupato per la reazione di orgoglio di una Avellino ferita che puntualmente c’è stata. Brindisi torna a casa amareggiata, domenica si va Reggio Emilia per trovare riscatto. Enel entra  in campo con Gibson (play) Reynolds, Viggiano, Robinson, Simmons; Avellino con Spinelli,  Shakur, Jonhson, Richardson, Ebi. Partenza su di giri, ritmo forzato da una parte e dall’altra. Brindisi pressa a tutto campo e realizza soprattutto su pick’n roll. Gli ospiti si portano subito in vantaggio a 8′ il punteggio segna 9-3 complice un Simmons in partita e un Viggiano che si fa trovare pronto da un bel assist di Reynolds. Poi è Gibson a salire in cattedra e a realizzare il massimo vantaggio del 5-15. Qui però Brindisi ha un black out: 9 palle perse e distrazione. Due errori clamorosi dei brindisini consentono ai padroni di casa di riagganciare il punteggio con Shakur che va facile a canestro in contropiede prima su due palle perse di Formenti che non si intende con i compagni. 15-15. L’avvio del secondo quarto si chiama Johnson, è lui che risponde a ogni attacco biancazzurro. A 5′ minuti ha già messo a segno 8 punti di cui la metà su tiri liberi. Ma a metà quarto la musica cambia grazie a Reynolds, Gibson e Simmons che in sequenza mettono a segno i canestri della rimonta. A poco più di metà tempino Fulz sostituisce Gibson e la squadra di coach Bucchi rallenta il ritmo quando serve e mette le ali ai suoi se necessario. Un secondo quarto stratosferico per Brindisi con percentuali al tiro al limite della perfezione: 100% da 2 e 67% da 3. Importantissimi i punti del capitano. Si va al riposo lungo sul 34-40. Avellino torna in campo super carica e mette a segno i primi 3 punti con una bomba di Richardson e trova la parità con Mavraides. Brindisi non trova il canestro per più di tre minuti. Simmons sotto canestro stoppa un’offensiva di Ebi e ci pensa Viggiano con una schiacciata a realizzare i primi due punti 40-42. Ma Shakur risponde immediatamente e si deve ricominciare. A 5’18” tocca a Bucchi chiamare time-out e cercare di resettare la mente della sua squadra che sembra essersi persa. Al rientro sembrano essersi sbloccati: Viggiano da tre e Reynolds da due portano i biancazzurri a +5. Ma un antisportivo di Robinson su Johnson e un fallo di Fultz su Shakur riporta i biancoverdi alle calcagna del Brindisi 46-47. Ci riprova Grant con un canestro da sotto ad allungare ma una tripla di Dragovic vuol dire nuovamente parità 49-49. Tecnico a Ebi su Gibson fa chiudere il quarto in vantaggio per Brindisi 49-51. Richardson, Johnson e Dragovic in un minuto e mezzo rifilano un parziale di 8-0 a una Brindisi inerme che è costretta al time-out per correre ai ripari. Si torna in campo e Avellino pian piano dimostra di essere arrivata all’ultimo quarto più lucida. A metà quarto 61-53. E’ un recupero di Simmons a centro campo che consegna a Reynolds una palla che nelle mani giuste di Robinson fa rifiatare gli ospiti: 61-55. Poi un fallo di Robinson su Johnson manda in lunetta i biancoverdi che realizzano un solo punto, ma è ancora Johnson con una schiacciata e Shakur a imporre un nuovo time out per i ragazzi di Bucchi. Ma al rientro in campo la situazione non è migliore: Richardson segna il 68-55. Brindisi ci riprova prima con Ndoja poi con Gibson ma non basta, Avellino inizia a prendere il volo a 1’42” segna il massimo vantaggio 73-59. Accorcia Viggiano da tre. A un minuto dal termine ancora Shakur per il 75-65. E di nuovo Viaggiano mette una bomba e ancora un canestro da sotto, ma è troppo tardi ormai, ha il merito di rendere meno cocente la sconfitta insieme agli ultimi due punti di Reynolds. La schiacciata di Dragovic decreta l’81-71 finale.

Carmen Vesco

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