Sospensione anticipata delle attività, i commercianti protestano davanti alla Prefettura

BRINDISI- Sospensione anticipata delle attività di ristorazione, ancora una volta a Brindisi protesta contro l’ultimo Dpcm del governo Conte. Dopo la manifestazione in piazza Vittoria, a Brindisi ieri sera hanno manifestato i commercianti bridisini. Accompagnati dai rappresentati di Confesercenti, Camera di Commercio ed anche dall’amministrazione comunale nella persona dell’assessore alle Attività Produttive, Oreste Pinto,  si sono ritrovati davanti alla Prefettura , in piazza Santa Teresa,  per consegnare una lettera indirizzata al premier e per conoscenza anche al prefetto di Brindisi con la quale si chiede di rivedere le misure di sospensione delle attività di ristorazione. “Noi scendiamo in piazza perché si accenda un faro sulle problematiche del commercio in generale- dice Michele Peccerillo di Confesercenti- in particolare si chiede di  ritornare al vecchio decreto quello che prevedeva la chiusura alle 24.00. Perché non ci sembra opportuno far chiudere alcune attività alle 18, lasciando i giovani liberi di andarsi ad aggregare nelle strade o in altri luoghi costituisce un pericolo”.  Decreto, stando agli imprenditori del commercio più che contenere il diffondere del virus danneggia irrimediabilmente le attività. “Come Camera di Commercio siamo assolutamente preoccupati, per due aspetti- ha detto Antonio D’Amore, presidente della Camera di Commercio-  Il primo che già superare la prima ondata di lockdown è stato difficile e si è richiesto l’intervento non solo del sostegno bancario ma anche di molti fornitori e molte aziende che sono state assolutamente disponibili ma che ora non potrebbero affrontare una seconda chiusura. E la seconda considerazione, sempre come Camera di Commercio, è che le attività di vicinato per come sono strutturate così come i pubblici servizi al tavolo, sono per quanto ci riguarda un presidio alla diffusione del virus, sono un contrasto forte. L’alternativa sono i centri commerciali , i supermercati, ragazzi che affollano piazze e piazzettine con birre  e snack di asporto per soddisfare un bisogno di socialità che c’è e che non si può evitare. Quindi se non vogliamo che il lockdown diventi inevitabile i pubblici esercizi, gli esercizi di vicinato e le prescrizioni del Comitato Tecnico scientifico e le regole sono l’unica via”. Ieri ad esprimere la solidarietà ai commercianti anche l’assessore alle Attività Produttive, Oreste Pinto. “La soluzione la stiamo cercando un po’ tutti insieme, io sono qui per manifestare la mia vicinanza e quella della amministrazione che comprende le difficoltà causate ai commercianti e ai ristoratori dal Dpcm- ha detto l’assessore Pinto- Purtroppo avete visto, anche oggi, che i contagi aumentano, qualche decisione va affrontata . Ma sinceramente qua bisogna essere vicini a chi sta soffrendo pesando che non si può andare gli uni contro gli altri. A mio avviso, il vero nemico è il Covid non è il garantito, l’altro commerciante che sta aperto, non è l’amministrazione. Quindi tutti insieme dobbiamo stare vicini per superare questo grave momento”.

BrindisiOggi

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*