Torre guaceto tra business e influenze politiche, intanto approvato il parcheggio gestito dal Consorzio

CAROVIGNO – (da il7 Magazine)  La nomina del presidente del consorzio di Torre Guaceto spetta da sempre al Comune di Carovigno, al Comune di Brindisi invece tocca il vice presidente e un consigliere del consiglio di amministrazione. Le vicende politiche di Carovigno sono da anni influenzate da questa nomina. Equilibri politici, interessi elettorali girano intorno a quello che è diventato un grande affare tra finanziamenti del ministero, progetti sovvenzionati dalla Regione e fondi europei con decine anche di assunzioni che non sempre sono avvenute con gli stessi criteri degli enti pubblici. Diverse sono state le amministrazione di Carovigno che sono cadute proprio a causa del mancato accordo su nomine e questioni riguardanti la riserva. Nel 2011 ad un certo punto qualcuno al Comune di Brindisi tenta di modificare lo Statuto presentando al consiglio comunale un emendamento. Alla guida del Comune c’era l’amministrazione di centrodestra di Domenico Mennitti. L’assise civica era chiamata alla votazione del nuovo Statuto. I consiglieri comunali di opposizione Francesco Cannalire, Pasquale Luperti e Antonio Monetti presentano un emendamento in cui chiedono di modificare il precedente atto prevedendo che il presidente del consorzio avesse mandato tre anni e venisse nominato in maniera alternata tra i due Comuni soci. Sia Brindisi che Carovigno hanno la stessa partecipazione delle quote societarie e versano al consorzio 60mila euro ciascuno, nonostante il 70 per cento dell’area della riserva rientri nel comune di Carovigno e solo il 30 a Brindisi. L’emendamento fu respinto con 15 voti contrari della maggioranza. Già allora questa rappresentò un’anomalia. Strano che il consiglio comunale di Brindisi non volesse la nomina del presidente. Attualmente il Comune di Brindisi con Rossi sindaco ha nominato nel consorzio Rino Piscopiello come vice presidente, e Vincenzo De Bonis nel consiglio di amministrazione. L’attuale presidente di Torre Guaceto, nominato nel 2019 dal sindaco di Carovigno Massimo Lanzilotti, è Corrado Tarantino, ex segretario provinciale del Partito democratico, forza politica che fa parte della coalizione di Lanzilotti.

Intanto la stessa coalizione ha approvato poco tempo fa con l’astensione dell’opposizione (quindi con un intrinseco parere favorevole) il progetto di un parcheggio definitivo per Torre Guaceto a Penna Grossa presentato dal Consorzio. Si tratta del  famoso progetto della Porta della riserva finanziato tre anni fa dal ministero dell’Ambiente e che da anni attendeva di essere autorizzato. Il Consorzio ha già provveduto all’acquisto dei terreni. Un progetto da 290 mila euro. Per la realizzazione è necessaria una variante alla destinazione d’uso dei terreni che attualmente sono agricoli. Il consiglio comunale di Carovigno dopo una lunga trafila ha dato il via libera, ora però la palla passa alla Regione che deve dare il suo parere sulla variazione urbanistica. Al momento il progetto è bloccato a Bari. Un progetto sul quale si era speso l’ex presidente Epifani ma anche e soprattutto il prefetto Tafaro per risolvere l’annoso progetto dei parcheggi nella zona, da sempre nel mirino dei privati. La progettista è l’attuale assessore all’Ambiente del Comune di Brindisi Roberta Lopalco, che dopo la sua nomina assessorile ha inviato una lettera al Consorzio in cui comunicava la cessazione del rapporto. C’è stato però qualche caso in cui il sindaco Riccardo Rossi ha delegato la stessa Lopalco a rappresentare il Comune di Brindisi nell’assemblea dei soci. Per quanto il rapporto precedente fosse ormai cessato potrebbe essere sollevata qualche obiezione di opportunità.

Nello stesso tempo anche la cooperativa D&A di Daniele Luperti e Andrea Semeraro ha presentato al Comune di Carovigno un progetto simile per un parcheggio definitivo sui  terreni  di loro proprietà a Penna Grossa. Il loro progetto però non ha ancora ottenuto un riscontro positivo dal Comune.

Ma cosa prevede il nuovo parcheggio della Porta della riserva? Si tratta di un parcheggio con accesso automatizzato e un’area attrezzata con zone di interscambio a supporto della mobilità pedonale. Per questo è prevista un’area di sosta per il noleggio di bici con annesso ciclofficina al fine di incentivare la mobilità lenta attraverso un percorso pedonale tra le bellezze naturali e le spiagge. È prevista anche un’area dedicata alla sosta dei bus da realizzare in prossimità di un info point per la promozione e l’assistenza. Sarà fornito un servizio di guide turistiche ubicato nel fabbricato rurale pre esistente che sarà ristrutturato. Per i turisti  che viaggiano con il proprio cane è prevista la creazione di un’area dedicata a dog park con servizio di dog sitting. Infine sarà creato uno spazio con esposizione per la vendita dei prodotti delle riserva, un market all’aperto. Il tutto sarà integrato con l’inserimento di alberi e arbusti della macchia mediterranea al fine di mitigare l’impatto paesaggistico e allo stesso tempo di ricostruire la naturalità del contesto. L’area del parcheggio avrà una capienza di 500 posti su terra battuta con l’inserimento di vegetazione autoctona. Saranno installati dispositivi per l’accesso controllato con barriera automatica. L’asse portante sarà la strada che taglia in diagonale l’intera area destinata alla sosta con l’ingresso dalla complanare e l’uscita sulla strada comunale Scianolecchia.

Mentre l’iter del progetto è bloccato in Regione il consiglio comunale  di Carovigno dovrà provvedere anche quest’anno ad autorizzare l’uso provvisorio di alcuni terreni per la sosta delle auto. Al momento infatti nonostante sia già fine giugno non c’è un’area parcheggio per raggiungere la riserva. Il mare e le spiagge di quella zona restano off limits.

Lucia Portolano

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