Il trono di spade: si vince o si muore

PER LA RUBRICA 40 MINUTI- È probabilmente la serie che vi avrei voluto recensire per prima, ma ho aspettato fino a questo momento perché chi ancora non è riuscito a vederla, può recuperare giusto in tempo. Ad Aprile uscirà l’ultima e, si spera, entusiasmante stagione della serie più discussa degli ultimi tempi: Game of Thrones!

Una storia così tanto complicata e ben strutturata che nelle prime due stagioni probabilmente vi sembrerà di non capirci nulla. Confonderete i mille personaggi che vengono descritti, alcuni molto bene fin da subito, altri diventeranno importanti solo dopo, altri ancora saranno delle piccole comparse. Confonderete le casate e i loro vessilli. Confonderete i buoni e i cattivi. Ma quando anche voi sarete entrati nel gioco dei troni, allora lì sì che capirete questa incredibile storia che s’ispira ai romanzi di George R. R. Martin (“Le cronache del ghiaccio e del fuoco”). Gli ideatori di questa serie statunitense sono David Benioff e D. B. Weiss.

La trama – Il Trono di Spade è ambientato in un mondo immaginario, costituito principalmente dal continente occidentale, che chiamano Westeros, e da quello orientale, Essos. Il Trono di Spade, che dà il titolo in italiano alla serie tv, si trova alla capitale del regno Occidentale ed è ciò che scatenerà la lotta tra le famiglie più potenti del tempo. Le famiglie principali che vengono descritte sono: i Lannister, che al momento si trovano proprio nella capitale, Approdo del Re, al fianco di un’altra grande famiglia del tempo, i Baratheon (che all’inizio della serie è proprio la casata che siede sul trono). Lontana dalla capitale, ma sempre nel regno Occidentale, si trova la casata degli Stark, risiedenti a Grande Inverno e al comando di tutto il Nord. Infine un’altra famiglia importante, anche se al momento lontana dall’Occidente, sono gli ultimi eredi della grande casata dei Targaryen, i legittimi eredi al trono, ma che in seguito ad un’insurrezione da parte di Robert Baratheon, sono stati costretti a fuggire ad est. Le casate esistenti non sono solo queste quattro, ma nel corso delle puntate saranno nominate tantissime casate come Tully, Greyjoy, Tyrell, Bolton e altre ancora. Ogni casata con un suo personale stemma e un suo motto, che nel corso delle puntate verrà ripetuto con orgoglio da ciascun componente della casata. Mentre da un lato si prepara una lotta senza rivali per la conquista del trono di spade, dall’altra parte il mondo viene minacciato dall’arrivo di un inverno diverso dai precedenti che risveglia creature leggendarie dimenticate e che fa emergere forze oscure e magiche.

I temi trattati sono davvero tanti e quasi tutti costituiscono spoiler. Quindi mi concentrerò su due temi molto generali e lo farò senza fare i nomi dei personaggi coinvolti.

Colpi di scena epici – Un tema che sicuramente v’invoglierà a guardare il Trono di Spade è la capacità degli ideatori di sorprenderti, creando dei grossissimi colpi di scena che ti fanno rimanere a dir poco senza fiato. Il Trono di Spade è accattivante per tanti motivi, ma tra tutti sicuramente va riconosciuto che il loro punto forte è il modo in cui alla fine della stagione rimani spiazzato dopo aver visto una scena rivelatrice. Hanno la capacità di scombinarti i pensieri. Proprio quando pensi di aver finalmente capito l’andatura della storia … boom! Si stravolge tutto. Ci sono due tipi di colpi di scena che Benioff e Weiss ci propongono. Il primo è una scena che non ti aspetti, come la morte di un personaggio che tu consideravi importante durante una puntata apparentemente tranquilla. Un altro tipo di colpo di scena, tipico delle ultime stagioni, è un’inquadratura o una scena cortissima che però ti rivela un segreto che stravolge completamente tutti i piani della serie. Una bugia che gli ideatori e lo stesso Martin ti hanno tenuto nascosta fin dal principio, disseminando indizi impercettibili in tutte le puntate precedenti.

Gli insospettabili – Il secondo tema che verrà affrontato è in qualche modo legato al primo, ma coinvolge i personaggi. La caratteristica straordinaria del Trono di Spade è che non esistono personaggi più o meno importanti. Ognuno di loro almeno una volta è protagonista di una puntata, anche se magari non sarà presente per tutte e sette le stagioni. Anche perché le morti del Trono di Spade sono davvero tante, troppe. Difficile è anche capire se un personaggio è buono o cattivo, anche quì senza fare nomi, ci saranno personaggi che odierete all’inizio perché commetteranno gesti crudeli o faranno scelte meschine, ma poi questi stessi personaggi passeranno le pene dell’inferno e vi ritroverete a provare compassione per loro. La vera ossessione non sarà per la trama, quanto per i personaggi, perché sono così controversi, che vi verrà voglia di entrare nelle loro teste per indovinare le loro future mosse e capire cosa li spinge a comportarsi in un determinato modo. Un altro aspetto affascinante della trama è la rivincita di alcune categorie che all’inizio vengono quasi sbeffeggiate (donne, disabili, bambini), ma che poi diventano: alcune volte, la chiave per risolvere tutto e altre la vera forza motrice della battaglia.

Rassegna – Come credo si sia ben capito, il Trono di Spade supera a pieni voti il mio giudizio. È una serie che ti fa vivere gli usi e i costumi del passato senza riferirsi a nessuna epoca storica in particolare. Ti fa immedesimare con i personaggi. Ti porta nei campi di battaglia e ti ritrovi a tifare per una casata. Ti sorprende con i continui colpi di scena che, soprattutto nelle ultime due stagioni, ti fanno rimanere letteralmente a bocca aperta. Proprio per la complicatezza della trama e per i continui risvolti e i mille personaggi che appaiono e scompaiono, è utile vedere il Trono di Spade almeno due volte. La prima volta sei concentrato sui fatti, sui colpi di scena e sulla trama, ma è possibile che tu ti perda per strada alcuni dettagli legati a quei personaggi che nella prima stagione possono risultare irrilevanti, ma che solo dopo esplodono. La seconda volta che vedi il Trono di Spade, con il senno del poi, noti tutti gli indizi che Benioff, Weiss e Martin hanno disseminato durante l’intera serie. Ultima ma non per importanza la colonna sonora della serie, composta da Ramin Djawadi, che si è occupato anche di tutte le musiche che ci sono nella serie e che sono in certi casi delle vere e proprie protagoniste della scena.

Da vedere? – Assolutamente SI.

Voto complessivo – 10 +

Scheda informativa

Genere: Fantasy epico. Questa è la definizione di R. R. Martin quando a un’intervista gli chiedono in che genere andrebbe classificato il Trono di Spade.

Stagioni: 7

  • 1° Stagione (2011) 10 puntate da 50\81 minuti.
  • 2° Stagione (2012) 10 puntate da 50\81 minuti.
  • 3°Stagione (2013) 10 puntate da 50\81 minuti.
  • 4°Stagione (2014) 10 puntate da 50\81 minuti.
  • 5°Stagione (2015)     10 puntate da 50\81 minuti.
  • 6°Stagione (2016) 10 puntate da 50\81 minuti.
  • 7°Stagione (2017) 7 puntate da 50\81 minuti.
  • 8°Stagione (14 Aprile 2019)

 

La trovate su SKY.

 

Alberta Esposito

 

 

 

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