Una Fondazione di comunità per dare lavoro e servizi a Brindisi, la proposta parte dalla Chiesa

BRINDISI – “È finito il tempo degli annunci, servono in questo territorio opportunità concrete di sviluppo che abbiano durata nel medio e lungo periodo”. Parte dalla Chiesa, e nello specifico dall’Arcidiocesi di Brindisi, la proposta di istituire una Fondazione di comunità per il territorio brindisino. Un ente no profit, riconosciuto giuridicamente, che metta in campo un capitale economico e crei opportunità di lavoro e servizi per la comunità in cui opera. La proposta è stata lanciata da don Mimmo Roma, responsabile della pastorale sociale dell’Arcidiocesi di Brindisi e parroco del duomo. “L’idea è quella di mettere in comunione  più soggetti locali: dalle istituzioni alle associazioni, dagli ordini professionali sino privati cittadini – afferma il parroco –  Il primo obiettivo è intraprendere un cammino comune su un territorio come il nostro che è caratterizzato da troppa frammentarietà. La nascita di reti di comunità in altre realtà hanno portato risultati importanti, ora serve investire”.

Ciascuno dovrebbe partecipare alla Fondazione con un proprio contributo economico che poi verrebbe riversato sulla comunità con progetti di lavoro e offerta di servizi. Un punto di partenza per rispondere alla domanda reale del territorio. Lo scopo è quello di migliorare la qualità della vita e dare possibilità concrete attraverso l’utilizzo di capitali da investire con bandi o altre modalità previste dalla stessa fondazione. “Il tutto è indirizzo allo sviluppo della comunità con una progettualità solida – spiega don Mimmo Roma  – che garantisca una sostenibilità nel medio e lungo periodo. Per questo è necessaria un’analisi dei bisogni e dare risposte a questi”. I capitali della Fondazione dovrebbero così  essere investiti in progetti di utilità sociale con la creazione di nuove imprese per giovani  meno giovani. “Penso per esempio – aggiunge il prete –  a realtà che  incentivano lo sviluppo sostenibile, con una particolare attenzione all’ambiente e all’energia rinnovabile, ma tanti potrebbero essere i campi d’azione”.

Al momento le Fondazioni di comunità nel meridione d’Italia sono state istituite solo in Campania e in Sicilia, e la prima in Puglia potrebbe essere proprio quella di Brindisi. Don Mimmo ha lanciato l’appello a tutte le istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali ed anche a soggetti privati; qualcuno come Confindustria e Confartigianato è già pronto a dare il proprio contributo, anche la Chiesa farà la sua parte. L’intento è quello di raggiungere un capitale di partenza tra 300 e 500mila euro così da poter ottenere l’aiuto della Fondazione con il sud. Una Fondazione nata per sostenere le iniziative di sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia e che aiuta con proprie risorse economiche le Fondazione di comunità, raddoppiando il capitale di partenza. Il capitale minimo richiesto è però 300mila euro. Questo il primo traguardo che si vuol raggiungere, per portare poi sul territorio brindisino oltre mezzo milione di euro. Il sacerdote in questo progetto ha anche coinvolto il procuratore capo della Repubblica di Brindisi Antonio De Donno, che ha accolto l’invito, così come il questore Ferdinando Rossi, e il comandante provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza. Qualora la Fondazione di comunità dovesse essere istituita  sarà nominato all’interno anche un comitato dei garanti, composto proprio da queste figure, come garanzia di legalità. Sarà poi creato un gruppo di lavoro per identificare i bisogni, realizzare i progetti e cercare anche i fondi. “La Fondazione –  precisa don Mimmo – non sarà gestita dalla Chiesa, noi siamo solo i promotori e lanciamo l’iniziativa. Ma faremo anche noi la nostra parte, con un nostro contributo. L’arcivescovo Domenico Caliando ha sposato a pieno il progetto, convinto che il territorio di Brindisi abbia bisogno di reti comunitarie per il suo sviluppo”.

L’appello di don Mimmo Roma è stato ufficializzato in un incontro pubblico l’8 ottobre al quale ha partecipato anche don Bruno Bignani, direttore della Conferenza episcopale italiana responsabile dell’ufficio problemi sociali e lavoro. A dare supporto con la propria testimonianza Davide Maggi docente di Economia  e vice presidente della fondazione di comunità del novarese  (la prima fondazione di questo tipo nata  in Italia), importante anche il contributo di Andrea Pastore, dirigente della  fondazione di comunità salernitana, la prima istituita nel sud Italia, che porterà a Brindisi la propria esperienza. Ora potrebbe nascere anche la prima in Puglia, con Brindisi che  che farebbe da apripista anche nelle altre province della regione.

Lucia Portolano

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