Una Fondazione per salvare l’Università e la Cittadella, parola al consiglio comunale

BRINDISI- Una Fondazione dell’Università e della Ricerca per salvare i corsi di  laurea e la Cittadella, questa la proposta dell’associazione Brindisi bene comune, che vede come propria espressione in consiglio comunale il consigliere Riccardo Rossi. Su questo argomento il gruppo porterà una mozione da discutere nell’assise civica. Negli ultimi anni il polo universitario a Brindisi anche se poco coordinato, con  corsi di laurea dell’Università di Bari e del Salento, registra comunque circa 4000 iscritti. A questo si aggiunge la Cittadella della Ricerca, un importante polo della Ricerca e dell’Innovazione con presenze di importanti enti di ricerca quali l’Enea ( insieme al consorzio CETMA con capofila l’ENEA ) , CNR con circa 200 addetti. Sono presenti anche importanti aziende nel campo dell’alta tecnologia e dell’alta formazione. Inoltre in questa realtà sono presenti due distretti,  quello dell’energia e il dell’Aerospazio. “Un patrimonio questo- dicono da Brindisi bene comune-  che la liquidazione della Cittadella della Ricerca, il riordino del sistema delle province, la mancata programmazione economica delle risorse per l’Università e non ultimo il vuoto di direzione politica che si verrà a creare in Provincia di Brindisi con le dimissioni del Presidente Ferrarese rischia di essere disperso”.

Soci di questa fondazione dovrebbero essere  il Comune di Brindisi, la Regione Puglia , la Provincia se continuerà ad esistere, l’Università di Bari, l’Università del Salento, il CNR, l’ENEA e i due distretti tecnologici. Questo perché nonostante i tagli la spending review consente agli enti pubblici la costituzione di  enti o società per attività non economiche e culturali. Secondo il movimento  la Fondazione può consentire notevoli vantaggi. “ L’ingresso della Regione – spiegano -può portare  fondi e una più agevole programmazione delle attività, la sinergia tra Università del Salento e di Bari, e di altre Università se sarà possibile, può consentire la nascita di nuovi corsi di laurea interuniversitari superando i numerosi limiti imposti dalla riforma Gelmini soprattutto in termini di personale ( docente e tecnico amministrativo). La Fondazione sostituendo la società  Cittadella della Ricerca in liquidazione può svolgere un’importante attività di attrazione di investimenti in tecnologia e ricerca nel nostro territorio, cosa che evidentemente non può fare la Santa Teresa che giustamente si occupa di servizi nel comprensorio”.

Inoltre il consigliere Rossi, come già proposto in Consiglio comunale, sollecita  l’Amministrazione comunale  per l’acquisizione da parte del Comune di alcune realtà oggi della Provincia, come il museo Ribezzo e la biblioteca provinciale. Tali strutture potrebbero essere una prima dotazione della nascente Fondazione.

 Lu.Po.

 

 

 

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