Vertice a Bari sulla Province: scontro Gabellone-Florido sul capoluogo

BARI- Ultimo faccia a faccia questa mattina a Bari tra i presidenti delle Province pugliesi per ridisegnare il nuovo assetto istituzionale. L’assessore regionale agli enti locali, Marisa Dentamaro ha incontrato il rappresentante dell’Upi e i presidenti delle Province, presidenti ormai ancora per  poco. Il 3 ottobre sarà la volta dei sindaci, dopo di che la proposta sarà inviata al governo che dovrà esprimersi. Ma i nodi sono ancora tutti intrecciati. La proposta della super Provincia del Grande Salento piace a tutti, ma poi c’è lo scoglio del capoluogo, né Lecce né Taranto fanno  un passo indietro. Intanto Ferrarese attende le mosse dei colleghi annunciando alla Dentamaro che le sue intenzioni sono quelle di allearsi con chi assicurerà dignità alla città di Brindisi, affinchè mantenga lo status di capoluogo. Il presidente leccese Antonio Gabellone ha battuto i pugni sul tavolo: “Noi abbiamo già i requisiti per mantenere la Provincia- ha ribadito- Lecce è già capoluogo, quindi anche con l’unione con Brindisi e Taranto, noi restiamo capoluogo”. Fermo sulla sua posizione anche il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, che si fa forte del comma 4 bis, della legge sul riordino, che indica capoluogo in caso di accorpamento con altri territori la città che ha più residenti. “Bene l’unione tra Brindisi Lecce e Taranto- ha affermato in riunione Florido- ma la legge è chiara Taranto ha più abitanti  e quindi il capoluogo è nostro”. Insomma posizione chiare e nette, questo sempre se dovesse costituirsi la super Provincia. La Provincia di Brindisi ha poco da avanzare, la legge voluta dal governo e approvata in Parlamento la penalizza da tutti i punti di vista. Ora si attende l’incontro con i sindaci dei Comuni, ma ormai è solo questione di giorni.

Lu.Po.

1 Commento

  1. Dalla rapida lettura
    -lo ammetto: magari riflettondoci ulteriormente potrei valutare diversamente-
    delle note di Lucia Portolano
    si comprende
    -ancora una volta-
    che a Lecce non interessa il c.d. Grande Salento
    bensì la direzione/conduzione del medesimo.

    Viceversa ciò che sostiene Florido è sacrosanto e, soprattutto, in linea con la Norma.

    Va da sè che la montagna partorirà il topolino:
    Lecce con tre o quattro paesi in più
    (e mille promesse da mantenere ed altre mille richieste dei vari cellinesi o lizzanesi che , peraltro, guardano a Lecce manco fosse Niu Iork)
    e la meravigliosa
    -nonchè NATURALE-
    area Jonico-adriatica
    UNITA
    nella nuova Provincia con Taranto Capoluogo.

    Se poi le istituziioni
    -magari su sollecito della cittadinanza-
    tarantine vorranno bontà loro
    CONCEDERE
    -si amici: con questa Legge si tratterebe di una concessione-
    il doppio Capoluogo
    allora saremo ancor più lieti.

    Saluti e complimenti a BrindisiOggi:
    oramai non posso far a meno di leggerlo.

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