Voli civili da Grottaglie, D’Attis: “Ennesimo campanello d’allarme per Brindisi”

BRINDISI-  Il consiglio regionale approva la mozione per aprire ai voli civili l’aeroporto di Grottaglie , e qualcuno teme per Brindisi. Il primo a lanciare l’allarme è il consigliere di Forza Italia Mauro D’Attis.

“La mozione approvata dal Consiglio regionale per aprire ai voli civili l’aeroporto di Grottaglie- afferma l’azzurro-  potrebbe essere l’inizio del declino per Brindisi. Proporrò una discussione in Consiglio comunale aperto agli altri rappresentanti istituzionali locali”.

Il Consiglio regionale  ha approvato la mozione presentata dal consigliere Gianni Liviano con la quale si impegnano presidente e Giunta regionale a valorizzare l’importante infrastruttura aeroportuale di Grottaglie predisponendola ai voli civili.

“Le scelte regionali – conclude D’Attis – portarono a Grottaglie l’indotto di Alenia mentre Brindisi diventava aeroporto civile per tutta l’area jonico-salentina. Quella mozione è un campanello d’allarme preoccupante per il Papola-Casale. Visti i precedenti relativi alla soppressione della sede della Banca d’Italia, all’accorpamento a Bari della Autorità portuale e al prossimo accorpamento della Camera di Commercio non c’è da stare tranquilli, anzi sereni”.

Ma non finisce qui , D’Attis incalza su twitter il presidente Emiliano per una rappresentanza brindisina nella sua giunta, dove questo territorio è vacante. “Emiliano, Brindisi non può stare senza rappresentante in giunta- scrive il forzista- scegline uno, ma mettilo.”

BrindisiOggi

 

4 Commenti

  1. Il vettore aereo va dove si possono sviluppare tratte che riempiono gli aeroplani. Se l’aeroplano parte e/o arriva vuoto o pieno
    sotto una certa percentuale di posti occupati, la tratta o il volo viene soppresso. Vogliono aprire Grottaglie? E che lo aprano pure.
    Staremo a vedere. Di certo nessuno può impedirlo. Ciò a cui bisogna invece stare attenti è tutta la manfrina dei finanziamenti regionali alle low-cost. E’ un giro di soldi grosso, misterioso, di cui nessuno parla e la stampa se ne tiene lontana. Vadano invece a far luce su questo argomento, vadano a vedere che modalità seguono i quattrini e perchè determinati personaggi difendono a spada
    tratta questa “mungitura” di danaro regionale. Dicono che è un investimento che da buoni frutti…..si magari, ma chissà per chi…linguaccia mia…..

  2. In questa vicenda il vero campanello d’allarme è il Consigliere Regionale che ha presentato la mozione e forse anche tutto il Consiglio Regionale e ci dovrebbe far riflettere e ricordarci quando andiamo a votare. Lo scalo di Grottaglie è stato aperto ai voli civili sicuro per due volte abortendo subito dopo. I costi di gestione dello scalo per i voli civili di linea non giustificano l’attività per il traffico passeggeri esistente.- Forse potrebbe operare per qualche volo Charter. I componenti del Consiglio regionale, cosa facile per loro , avrebbero potuto prima di attivarsi per questa causa , chiedere alla Società che gestisce gli Aereoporti Pugliesi chiarimenti e spiegazioni. Ma siccome c’è sempre qualcuno che vuole primeggiare per idee nuove poi finiamo che si perde solo del tempo a niente invece di pensare a cose serie e urgenti.- Caro Mauro prosegui incalzando quanto più possibile a chi che sia per la giusta causa che hai intrapreso e in particolare quella della rappresentanza brindisina.-
    Buon lavoro / Adriano Guadalupi

  3. Noi brindisini siamo specializzati in lamentazioni strapaesane. Non mi pare che abbiamo il monopolio dei traffici aerei dell’ area jonico-salentina, quindi perché non accettare l’ipotesi dell’ apertura di un nuovo scalo che favorisca l’utenza di riferimento nell’ottica di un diversificazione d’offerta di mercato? Peraltro si otterrebbe una decongestione del nostro aeroporto con benefici riguardo sia al tasso di inquinamento, anche acustico, che all’ottimizzazione dell’organizzazione gestionale della struttura.

  4. invece di potenziare Brindisi il sig. Emiliano pensa a fare gli sgambetti! come possiamo noi cittadini comuni affezionarci alla politica. ma tanto quella che è praticata in Puglia ha la “p” minuscola!

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