Zes, modificato il decreto: la Puglia ne può indicare due

BRINDISI- Zone economiche speciali  modificato il decreto,  la Puglia può indicare due citta’.  Lo ha annunciato il senatore del PD Salvatore Tomaselli, relatore sulla questione in Senato, dopo la modifica al decreto.

“Posso comunicare – scrive Tomaselli-  che la Commi­ssione Bilancio ha appena approvato, su proposta dei relatori ed in accordo con il Governo, una modi­fica al testo origin­ario del Decreto con cui si prevede la possibilità per le re­gioni di presentare, nell’ambito del pro­prio territorio, al massimo due proposte di individuazione di ZES in presenza di sistemi portuali di­stinti.”

Tale norma consentir­à, quindi, a regioni come la Sicilia o la Puglia di poter co­ncorrere alla istitu­zione di due ZES nel proprio territorio.

“Avendo lavorato in queste settimane nel confronto con il Gov­erno a tale soluzione-aggiunge- mi ero permesso nei giorni scorsi di invitare i protagonis­ti di una intempesti­va polemica localist­ica sulla eventuale sede della istituenda ZES nella nostra regione, ad attendere l’esito dell’esame parlamentare prima di qualsiasi dibattit­o. La soluzione normati­va consentirà, quind­i, di proporre l’ist­ituzione di due ZES in Puglia che non po­tranno che corrispon­dere ai territori e alle infrastrutture portuali e retroport­uali che costituisco­no i due sistemi por­tuali, ovvero l’area di Taranto e quella del basso Adriatico da Bari a Brindisi.Una opportunità che, sono certo, la Pugl­ia saprà cogliere pi­enamente, in un impe­gno comune tra Regio­ne e territori, valo­rizzando le potenzia­lità che entrambe le aree detengono, sia dal punto di vista della dotazione di infrastrutture che di aree vocate alla fi­liera logistica e a quella manifatturier­a.”

Soddisfatto ma cauto il senatore Vittorio Zizza anche lui presente: “Ora è il momento di valorizzare Brindisi e tutelare gli interessi del territorio. Prendiamo atto che il Governo e il relatore, in zona cesarini, come si suol dire,  abbiano condiviso la bontà della nostra proposta  prevedendo che in Puglia ci siano due zone economiche speciali, le cosiddette Zes. Ora vigileremo affinchè dalle parole si passi ai fatti. La Zes necessita di una autorizzazione europea e non vorremmo che il tutto si concludesse in un ennesimo annuncio elettorale del Pd”.

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