25 aprile, Peccerillo (Anpi) : “Serve un’Italia libera, uguale e solidale”

INTERVENTO / Onoriamo il 25 aprile, il 76° anniversario della Festa della Liberazione, la festa di tutti.
Ricordiamo la Resistenza, i Caduti per la Libertà, i combattenti e tutti coloro che si sacrificarono in diversi modi per portare l’Italia alla rinascita e alla democrazia, alla non scontata Repubblica e alla nostra avanzata Costituzione. La Resistenza e Liberazione furono fatte grazie all’impegno e la lotta di donne e uomini diversi per ideologie, per culture e provenienza sociale che si sono incontrati nel momento più arduo per le sorti del nostro Paese.
Non va dimenticato che questo è il secondo anno in cui l’anniversario della Liberazione si celebra nella grave emergenza della pandemia e che prevede le conseguenti misure di sicurezza sanitaria, perché le vite sono un bene prezioso.
L’anniversario della Liberazione deve confrontarsi con il difficile momento che il Paese continua a vivere. L’emergenza del Coronavirus in questo anno ha accentuato diversi aspetti negativi. Il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione in tutta la Nazione, è stato fatto a pezzi nella gestione delle Regioni. La riscontrata inefficienza sanitaria prefigura cosa potrà essere la futura e disastrosa autonomia differenziata che sommerà divisioni a divisioni e privilegi ad altri privilegi in una politica di gretto localismo. Le disuguagliane, la povertà, la disoccupazione e la precarietà in questa crisi pandemica, che nel Mezzogiorno acquistano proporzioni drammatiche e insopportabili, hanno colpito le famiglie persino monoreddito con figli, oltre che gli strati più deboli della società, le donne, i giovani aggravando il già pesante quadro sociale dell’ Italia.
Il 25 aprile del 2021 deve essere occasione per rilanciare l’idea per un’Italia libera, uguale e solidale, per la necessità di mobilitare tutte le forze politiche e sociali per un grande piano per il lavoro. Il diritto ad un lavoro dignitoso, il diritto alla salute con una efficiente sanità pubblica sono due temi irrinunciabili.
Il 25 aprile del 2021 deve essere l’occasione per ribadire l’avversione contro ogni forma di odio, di fascismo e di razzismo.
La partecipazione attiva delle persone, delle associazioni, delle reti sociali attive e delle formazioni politiche devono essere essenziali per la riscoperta di una nuova socialità di una dimensione che coinvolga le donne e gli uomini a partire dallo loro condizione, c’è bisogno di un nuove pratiche solidali che si oppongano all’egoismo personalistico, antisociale e senza prospettive.
Nulla può essere uguale a prima!
Questa sarà la forza dell’ANPI. Con questo animo ancora una volta l’Associazione si mobiliterà ovunque, sia a Brindisi che in tutta la provincia, Festeggeremo questo 25 aprile in memoria dei nostri Partigiani e della Resistenza
25 aprile nella città di Brindisi Alle ore 10,30 avrà luogo presso il monumento ai Caduti di piazza Santa Teresa la cerimonia commemorativa del 76° Anniversario della Liberazione organizzato dalla Prefettura in collaborazione con le autorità militari e il Comune di Brindisi. La manifestazione della mattinata si concluderà in piazzetta Sottile De Falco con l’omaggio alla memoria dei Caduti della Resistenza promosso dal Comitato provinciale Anpi Brindisi con la deposizione della corona d’alloro sotto la targa dedicata ad Antonio Vincenzo Gigante, operaio brindisino, organizzatore partigiano e medaglia d’oro, caduto a Trieste nel novembre del 1944.
Alle ore 16, Anpi Brindisi, con Cgil, Libera, Arci e tutte le antifasciste e gli antifascisti, è impegnata nel deporre fiori nelle Strade di Liberazione della città di Brindisi in quattro tappe: piazza Matteotti, via Martiri delle Fosse Ardeatine, via Fratelli Cervi e via Antonio Vincenzo Gigante.
Donato Peccerillo, Anpi Brindisi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*