“Rivalutiamo la Via Appia” , Nando Marino propone i centri documentali

BRINDISI- Recuperare le radici , rivalutando la “Via Appia” attraverso “Stazioni di storia”, è questa l’idea progettuale di Nando Marino, candidato sindaco del Pd.

La Via Appia è una delle più importanti, se non la più importante, strade dell’Impero Romano (cosiddetta «Regina Viarum»). Costruita nel 312 a. C. circa dal censore Appio Claudio Cieco, collegava l’Urbe a Brindisi, il principale porto per commercializzare con la Grecia e l’Oriente. Un filo che unisce territori diversi, diversi dialetti e tante storie che appartengono al nostro Mezzogiorno e alla nostra storia. Dal cammino compiuto lo scorso anno dallo scrittore e giornalista Paolo Rumiz, che ha attraversato luoghi e umanità sulle tracce dell’Appia Antica, è nato un progetto di valorizzazione promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che trasformerà il tracciato da Roma a Brindisi in una mostra continua sulle ricchezze consegnate dalla civiltà romana. La Via Appia ha un forte significato simbolico per la città di Brindisi, per questo lungo lo strategico asse viario proveremo ad allestire “stazioni della storia” in grado di ricostruire le radici della città, un modo per stimolare, specie nelle giovani generazioni, la memoria dei luoghi frequentati quotidianamente. Vogliamo cogliere l’opportunità del progetto realizzando centri documentali, materiali audiovisivi per le scuole, narrazioni multimediali, ricostruzioni virtuali in 3D per far rivivere la città lungo l’ultimo tratto della via consolare, com’era due millenni fa, anche attraverso l’impiego della realtà aumentata con il supporto di infrastrutture tecnologiche del territorio, come quelle in dotazione nel consorzio CETMA all’interno della Cittadella della Ricerca. Brindisini e turisti potranno assistere a una rappresentazione ricca di informazioni, rigorosa dal punto di vista storico e scientifico, osservando i luoghi così come si presentavano nell’antica Roma.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Carissimo concittadino Nando,
    Bellissima idea quella della virtualizzazione in 3D. Pero’ prima del virtuale pensiamo al reale affrontando seriamente il problema della viabilità e parcheggi nel centro storico e nei quartieri Cappuccini e Commenda tagliati proprio dall’attuale Via Appia. E’ già che stiamo proviamo a ricollegare “fisicamente” la Via Appia attuale al centro storico eliminando l’anacronistico “muro di berlino” brindisino di ortesiana memoria all’altezza del vecchio sottopassaggio proponendo una conferenza di servizi con FS attivandosi con i consulenti in progetti regionali e comunitari superpagati dal Comune un finanziamento per realizzare un sottopasso automobilistico a senso unico in entrata verso il Centro da Porta Napoli o “Porta Mesagne dando un continuità al percorso romano. Parallelamente il vecchio ponte ferroviario che si congiunge in Via Prov. San Vito fungerebbe solo da via di esodo del Centro. Naturalmente tutti i percorsi vanno indirizzati verso i parcheggi e vanno tutelate ed ampliate le isole pedonali.
    Alla fine dopo aver sistemato il reale puoi lavorare sul virtuale.

  2. Veramente di antica Roma, anzi, peggio dell’antica Roma, abbiamo già la SUBURRA, cioè cosa è diventata Brindisi, e cosa la vuol far diventare tutta questa classe politica passata e presente. Alle grandissime MEGACAZZATE dei passati amministratori (ultimi 40 anni di storia) si prospetta un nuovo periodo di fantasiosa progettualità basata su tutta una serie di iniziative completamente fuori dal tempo e dallo spazio, una sorta di “buco nero” astrofisico che inghiotta , purtroppo, non solo idee strampalate ma, nell’eventuale futuro realizzativo, milioni e milioni di fondi europei e pubblici che finiranno nelle tasche dei soliti “compagni di merenda”. Si, una nuova Suburra, magari multimediale ed in 3D.

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