Abbandono di rifiuti, l’Adoc presenta un esposto in Procura

BRINDISI- E’ stato depositato nella mattinata odierna, presso la Procura della Repubblica di Brindisi a cura dei legali dell’ADOC, gli Avv.ti Marco Elia e Marco Masi, un esposto, a firma del Presidente provinciale Zippo Giuseppe, sull’abbandono illecito ed incontrollato dei rifiuti sull’intero territorio comunale. Una condotta che sta determinando costi economici, ambientali e sanitari a carico dell’intera collettività senza che a nostro modo di vedere siano messe in campo tutte le opportune ed adeguate azioni atte a contrastare tale deprecabile fenomeno partendo dall’individuazione degli autori. Tale situazione si traduce, nei fatti, in ampie e diffuse aree, ubicate sia nel tessuto urbano che extraurbano, anche di pregio ed interesse naturalistico, trasformate in discariche. Derubricare tale fenomeno nell’ambito di scelte scellerate di singoli cittadini in quanto ignoti al fisco o per scarsa cultura e sensibilità ambientale lo riteniamo marginale e non pienamente rispondente alla realtà. Gli abbandoni, oltre a non risparmiare nessuna zona della città, per tipologia, frequenza, quantità e pericolosità lasciano intendere più ad un vero e proprio traffico che andrebbe immediatamente ed opportunamente contrastato prima che la città si trasformi in una vasta discarica con danni irreparabili. Divani e materassi sporchi ed usurati, arredi datati, apparecchiature elettroniche non più in uso da anni, pneumatici, fusti di vernice e solventi, inerti e persino amianto ecc. per le quantità censite, lo sottolineiamo, non possono essere frutto solo dell’azione illegale di singoli “cittadini”. Per le motivazioni di cui sopra auspichiamo l’apertura di un’indagine sul fenomeno. Contestualmente sollecitiamo un’azione più incisiva da parte degli organi di controllo, Polizia Locale in primis, e la messa in campo di attività di monitoraggio del territorio, coinvolgimento dei cittadini ed attivazione di servizi di prevenzione a cura dell’amministrazione comunale.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Era ora. Una inziativa da 110/ e lode. Pure gli incivili per effetto del Coronavirus hanno cambiato le loro abitudini ma non il vizio di deturpare continuamentel’ambiente. Non si fa in tempo a pulire che già seduta stante altri incivili si danno il cambio per depositare le loro vecchie masserizie, quando sarebbe sufficiente chiamare Ecotecnica che provvede gratuitamente alla raccolta. Non parliamo poi di quanto succede in via Sicilia di fronte alla chiesa: una permanente discarica a cielo aperto.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*