Agricoltura pugliese in ginocchio, gilet arancioni domani in piazza a Bari,Cia: “Basta lassismo politico”

BRINDISI – Trema l’agricoltura pugliese dopo questo inizio d’anno al freddo. Nessuna provincia è stata risparmiata dal grande freddo di questo inizio d’anno e, nonostante al momento non si registrino particolari disagi, a preoccupare è soprattutto il rischio di altre gelate che potrebbero colpire colture orticole, agrumeti, alberi da frutta e ulivi. È prematura una stima dei possibili danni ma l’agricoltura pugliese continua a tremare, dopo le calamità del 2018, la crisi ormai endemica del comparto primario, l’emergenza Xylella e l’import selvaggio. Col fiato sospeso il comparto olivicolo: se le attuali condizioni meteorologiche dovessero persistere, si rischierebbero ulteriori danni alle piante, oltre a quelli già provocati dalle gelate dello scorso anno che hanno praticamente quasi azzerato la produzione di olive. CIA – Agricoltori Italiani Puglia, in queste ore, sta monitorando la situazione attraverso i propri uffici territoriali. Nei prossimi giorni, i tecnici saranno impegnati a verificare l’entità degli eventuali danni che si dovessero riscontrare sulle colture, sulle produzioni e sulle strutture aziendali.
Nelle province di Taranto e Brindisi al momento si registrano solo i fisiologici disagi legati alla circolazione stradale, specie lungo le strade comunali di campagna, molte delle quali non sono state interessate dall’intervento dei mezzi spargisale. Se il gelo dovesse perdurare, potrebbe arrecare danni agli ortaggi nel brindisino e infliggere un ulteriore duro colpo al settore agrumicolo nel tarantino, già afflitto da un pesante crollo dei prezzi all’origine con intere partite di arance e mandarini rimaste invendute nei campi. Maggiori problemi rischiano di verificarsi nelle masserie della Murgia tarantina, dove sono presenti diversi allevamenti, per l’approvvigionamento delle materie prime e per il ritiro del latte.
Nel Salento un’intensa nevicata in provincia di Lecce ha determinato forti disagi alla viabilità e ha colpito gli ortaggi a pieno campo. Anche nel Salento, dove l’agricoltura proprio non ha pace, si teme un ulteriore abbassamento delle temperature che potrebbe pregiudicare la prossima produzione, determinare un forte decremento del reddito degli agricoltori e le conseguenti perdite occupazionali.
C Nel nord della Puglia, al momento, le precipitazioni nevose a carattere più intenso si registrano soprattutto sui rilievi, Monti Dauni e Gargano. Non si segnalano particolari disagi, anche nei centri più colpiti dalle abbondanti nevicate, dove evidentemente la macchina dell’emergenza neve ha funzionato. In provincia di Foggia si temono solo gli effetti delle gelate che potrebbero danneggiare le colture orticole e gli agrumi presidio Slow Food.
Nelle province di Bari e della Bat il nemico numero uno è sempre il ghiaccio: colture orticole, uliveti e alberi da frutta sono i sorvegliati speciali. La Murgia è la zona più colpita. A rischio la rete degli acquedotti rurali e si teme soprattutto il congelamento delle condutture per l’approvvigionamento idrico degli animali.
“Seguiamo con la dovuta apprensione e l’operatività del nostro personale gli sviluppi di questa nuova ondata di maltempo – dichiara il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba – L’agricoltura pugliese sta già pagando un prezzo altissimo, con una lunga lista di denunce e rivendicazioni che porteremo in piazza a Bari lunedì 7 gennaio, quando in massa parteciperemo alla grande marcia dei gilet arancioni, coordinamento al quale abbiamo aderito sin da subito. Le gelate dell’inverno dello scorso anno, la Xylella, la siccità e le altre calamità sono drammi acuiti dal lassismo politico. È l’ora della mobilitazione. Le promesse non bastano più”.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*