Approvato il Piano triennale delle opere pubbliche del porto: il Comune blocca l’acquisizione del terminal privato

BARI – Approvato il Piano delle opere pubbliche per i porti pugliesi dell’Adriatico. Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema, riunitosi questa mattina nella sede di Bari, ha adottato all’unanimità la delibera di adozione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022. Nella nota diffusa dall’Autorità portuale si legge che per lo  scalo brindisino sono previsti la conclusione dello sporgente di Costa Morena Est, il nuovo raccordo ferroviario portuale, e la nuova banchina Montecatini, per un investimento complessivo di oltre 50 milioni. “La nuova programmazione oggi adottata- si legge ancora –  oltre a delineare nuovi interventi, evidenzia già la imminente fase dell’appalto dell’affidamento dei lavori per alcune opere programmate in precedenza. Tra quelle che saranno interessate dall’appalto dei lavori, già quest’anno (quindi non più riproposte nella programmazione in essere) si annoverano:

Per il porto di Brindisi: Completamento caratterizzazione ambientale aree portuali a terra (0,7 M€);
Realizzazione della Vasca Idrica di accumulo a Costa Morena Est (0,7 M€); Riqualificazione della Stazione Marittima lato mare nonché dei prospetti e coperture degli uffici prospicienti Piazza Vittorio Emanuele II (0,9 M€);

 

PORTO DI BARI- Stazione marittima passeggeri molo S. Vito. Lavori di installazione impianto di produzione di energia elettrica da moduli fotovoltaici (0,3 M€); Lavori di demolizione manufatti a ridosso del molo borbonico e riqualificazione spazi antistanti (0,3 M€)

 

Le altre opere, pur ricomprese tra quelle la cui procedura di individuazione del soggetto affidatario del lavori è stimata compiersi entro l’anno 2019, sono ancora presenti nella attuale programmazione, in quanto cautelativamente inserite nel 2020 e sono:

per il porto di Brindisi la riqualificazione dell’area adiacente il varco di Costa Morena Ovest previa demolizione delle strutture precarie esistenti.(0,5 M€); in fase di chiusura la Conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo;

PORTO DI BARI. Intervento di rimodulazione e nuova riconfigurazione dei varchi carrabili e pedonali della port facility molo S.Vito extra Schengen (1,6 M); è in fase di redazione la progettazione esecutiva, stante la conclusione positiva della fase autorizzativa sul progetto definitivo;

PORTO DI BARI. Lavori di rifacimento impianto pubblica illuminazione piazzali darsena di levante. (1,2 M€), è in fase di redazione la progettazione esecutiva, stante la conclusione positiva della fase autorizzativa sul progetto definitivo;

PORTO DI BARI- intervento di movimentazione dei sedimenti all’interno del bacino portuale (2,5 M€); in fase di avvio la Conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo;

Sono state inserite inoltre nell’elenco annuale (con previsione dunque di affidamento lavori entro il 2020) opere che hanno maturato un significato avanzamento procedurale sia di tipo progettuale sia di tipo autorizzativo come i lavori di escavo manutentivo per il porto di Barletta (2,8 M€) e di Manfredonia (5,2 M€) e quelli di escavo di approfondimento per il porto di Monopoli (5 M€).

 

Tra i nuovi interventi programmati (o modificati rispetto alla precedente programmazione) si annoverano, invece, per l’annualità 2020

PORTO DI BRINDISI. Lavori di realizzazione terminal accoglienza passeggeri crocieristi presso la testata nord dello sporgente di Costa Morena Est (0,9 M€); opera avente natura provvisoria e delocalizzabile, inserita nel programma su istanza compagnie crocieristiche; studio circa la possibilità di adeguamento strutturale pontone per la sua allocazione presso il dente di attracco di S. Apollinare (0,3 M€); opera finalizzata a consentire l’ormeggio in affiancamento presso il piazzale di Sant’Apollinare.

Nel comunicato diffuso dell’ente mancano i dragaggi, il banchinamento di Sant’Apollinare e la vasca di colmata per i fanghi del dragaggio. Opere che negli ultimi mesi hanno sollevato diverse polemiche. Ma dall’Authority precisano che questi progetti sono assenti solo nell’elencazione della nota stampa ma che restano inseriti nel Piano triennale.

Per quanto riguarda il porto di Bari:  Lavori realizzazione terminal passeggeri banchina 10 (6,4 M€). PORTI DI BARLETTA, MANFREDONIA E MONOPOLI. Lavori di realizzazione di strutture leggere di accoglienza passeggeri. THEMIS (0,65 M€); è in corso il procedimento di approvazione del progetto definitivo, tramite apposita Conferenza di servizi;  PORTO DI MANFREDONIA. Bacino Alti Fondali. Primi interventi di messa in sicurezza strutturale (0,9 M€).

Per la complessa situazione degli escavi con particolare riferimento al porto di Brindisi – estensibile agli altri porti del Sistema,  sono stati avviati i primi contatti per definire in tempi brevi una collaborazione con la società SoGesid, partecipata dal Ministero dell’Ambiente per definire procedure e modalità innovative volte ad accelerare l’avvio dei più importanti interventi di movimentazione dei sedimenti, particolarmente urgenti ai fini del miglioramento dell’accessibilità marittima dello scalo interessato.

Per le annualità successive, spicca il nuovo inserimento, dal peso complessivo di 36milioni di euro, relativo ai “Lavori di costruzione di tre ormeggi presso il molo S. Cataldo da asservire alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto” per lo scalo barese. L’intervento, come noto, segue gli accordi procedimentali compiuti nei mesi scorsi con il Comando Generale della Guardia Costiera e con il Comune di Bari andando anche a realizzare i presupposti per la localizzazione, di approdo per megayacth e per grandi imbarcazioni da diporto.

A cura del Dipartimento Sviluppo ed Innovazione Tecnologica sono presenti, sempre nel Triennale, oltre alla conferma degli interventi degli impianti di videosorveglianza di completamento della gestione della security per i porti di Bari (3 M€), Barletta e Monopoli (2 M€) anche l’infrastruttura immateriale relativa alla “Evoluzione del PCS GAIA a supporto dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale” dal peso di 4,7 M€.

Il programma quota complessivamente 307,1 M€ suddivisi nelle annualità 2020, 2021 e 2022 rispettivamente: 20,7 M€, 99,8 M€ e 186,6 M€. “Il documento programmatico– commenta il presidente dell’AdSP MAM Ugo Patroni Griffi-  strutturato dal Dipartimento Tecnico, con il coordinamento del Segretario generale, punta a realizzare una equiparazione infrastrutturale dei cinque porti del sistema, per presentarli, nei mercati internazionali e agli stakeholders, con le medesime chance.”

Il Comitato di gestione ha, inoltre, approvato tutti gli altri argomenti posti all’ordine del giorno, ossia, il Piano delle performance 2019-2021; la definizione della nuova circoscrizione di Manfredonia e la conferma circoscrizione di Bari, Brindisi, Barletta e Monopoli. Tra i punti posti all’ordine del giorno, anche un trittico di decisioni relative al potenziamento infrastrutturale del porto di Brindisi ,attraverso la ripresa del cantiere per la realizzazione del terminal “Le Vele”; realizzazione di una tensostruttura, provvisoria, ma moderna e funzionale, finalizzata all’accoglienza del traffico crocieristico a Costa Morena; acquisizione del terminal privato “Il Mondo”. Il rappresentante del Comune in Comitato, Alfredo Lonoce, dopo essersi consultato sia con l’Amministrazione comunale sia con gli Operatori Salentini, si è dichiarato favorevole in riferimento alle prime due proposte. Per quanto attiene, invece, l’acquisizione da parte dell’Ente portuale del terminal privato, l’Amministrazione comunale, per potersi esprimere, necessita di una relazione esplicativa.

Il Comitato, pertanto, ha approvato all’unanimità i primi due punti, mentre, assecondando il Comune di Brindisi è rimandata alla prossima riunione utile la decisione sull’acquisto da parte dell’AdSP del terminal privato.

Tutti i componenti esprimono apprezzamento per il lavoro effettuato dall’Ente portuale, in particolare il Comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, C.V. (CP) Giovanni Canu, e il rappresentante del Comune di Brindisi, Alfredo Lonoce che ritengono che le infrastrutture programmate, unitamente alle ZES possano costituire un’occasione per il recupero della significatività dello scalo e implementare ulteriormente la sicurezza degli ormeggi e delle attività legate alla movimentazione dei passeggeri e delle merci.

 

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