Arrestato Oronzo De Nitto, l’ultimo latitante della SCU

BRINDISI- Era sfuggito alla cattura due anni fa, quando la polizia riuscì con l’operazione Last Minute, ad assicurare alla giustizia 16 persone ritenute legate alla SCU, oggi Oronzo De Nitto , 37 anni di Mesagne, mette la parola “fine” alla sua latitanza e finisce nel carcere di Brindisi. Gli agenti della squadra mobile di Brindisi con la collaborazione dell’Antimafia di Lecce , hanno arrestato De Nitto alle prime luci dell’alba in una vecchia masseria nelle campagne tra Oria e Carosino. De Nitto dormiva quando gli agenti hanno fatto irruzione in casa, era steso su di un vecchio materasso in un ambiente sporco e degradato. Con se pochi effetti personali e la sua moto, una GSX 1000, l’uomo alla vista degli agenti non ha opposto resistenza. Nella stessa abitazione, stanza accanto alla sua anche una coppia di Francavilla Fontana che è stata condotta in Questura.  I due coniugi sono stati accusati di favoreggiamento. Con l’arresto di Oronzo De Nitto si chiude così il cerchio intorno agli ultimi boss della SCU. De Nitto era conosciuto alle forze dell’ordine per essere, secondo le dichiarazioni del pentito Ercole Penna, uno degli affiliati alla Sacra Corona Unita che faceva capo a Francesco Campana. Campana finito in carcere il 23 aprile del 2011. Le dichiarazioni di Penna portarono, ricordiamo, il 28 dicembre del 2010 all’arresto di 16 persone, tutti personaggi di spicco della SCU, protagonisti dei più cruenti  episodi di sangue degli ultimi anni. “La notizia dell’avvenuto arresto dell’ultimo dei latitanti «di peso» della SCU, presunto boss reggente del sodalizio criminale mafioso, ha detto il sindaco di Mesagne Franco Scoditti, rassicura Mesagne e i mesagnesi – ove mai ce ne fosse bisogno – del prezioso lavoro svolto alacremente ma nella discrezione dalla magistratura e dalle forze dell’ordine presenti sul territorio. In particolare, il plauso e la gratitudine mia personale e della Città che mi onoro di rappresentare giungano alla magistratura ed ai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Brindisi i quali, con una operazione encomiabilmente realizzata, hanno posto fine alla latitanza di Ronzino De Nitto, durevole dal lontano 2010, rendendo maggiormente sicura la nostra provincia”.

                                                                                                                                                                                              Lucia Pezzuto

 

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