Arresti a San Pietro, l’on. Macina chiede l’ispezione antimafia

SAN PIETRO VERNOTICO- Arresti nel Comune di San Pietro, l’onorevole Anna Macina chiede al Ministro dell’Interno l’accesso ispettivo antimafia presso il Comune.  “Dopo i recenti arresti del sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo e dell’ex sindaco Maurizio Renna, nell’ambito delle indagini sul fallimento della società partecipata ‘Fiscalità locale srl’, pochi minuti fa ho ritenuto opportuno presentare un’interrogazione parlamentare in cui chiedo al Ministro dell’Interno di delegare il Prefetto di Brindisi a disporre un immediato accesso ispettivo antimafia presso il Comune di San Pietro Vernotico. Ciò, anche alla luce della trasversalità politica che, come riportato anche da numerose  testate giornalistiche locali e nazionali, pare aver caratterizzato il modus operandi delle ultime Amministrazioni comunali, essendo la precedente riconducibile all’area di centrosinistra e l’attuale all’area di centrodestra”. L’Onorevole Anna Macina, Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dice: “Sulla base dei nuovi e inquietanti elementi che emergono dall’inchiesta inerente l’operato delle amministrazioni degli ultimi due anni, infatti, credo sia indispensabile l’invio immediato di una commissione d’indagine che accerti se ci sono state forme di scambio elettorale politico mafioso e quale sia il livello d’infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione amministrativa della città”.

La Capogruppo in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, tra le premesse dell’interrogazione, ha elencato elementi piuttosto allarmanti, tra i quali spiccano:

la circostanza che, come si legge nell’ordinanza cautelare, “i risultati delle intercettazioni telefoniche evidenziavano, senza dubbio alcuno, la promessa e la corresponsione di somme di denaro in cambio di voti nel periodo della campagna elettorale conclusasi con le elezioni del 10 giugno 2018, restituendo uno scenario inquietante in ordine alle modalità di gestione della cosa pubblica, sempre piegata (…) agli interessi dei singoli”;

che “i finanzieri hanno accertato che le gravi irregolarità non riguardavano solo la gestione 2015/2016, atteso che Fiscalità Locale srl era stata creata e tenuta in vita per oltre un decennio solo per essere utilizzata come strumento di favori politico-elettorali”.

BrindisiOggi

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