Arrivati nel centro di Restinco 80 migranti per fare la quarantena, protestano i lavoratori – video

BRINDISI – Sono arrivati nel tardo pomeriggio di ieri proprio mentre fuori era in corso l’assemblea dei lavoratori con Cgil e Cobas, che si oppongono alla decisione del ministero di trasformare il cara di Restinco in centro pre Covid. Gli 80 migranti sbarcati in questi giorni lungo la costa italiana, sono arrivati in autobus. Tra loro ci sarebbero 25 casi sospetti. Devono trascorrere nel centro tra Brindisi e Mesagne la quarantena, mentre gli ospiti che si trovavano a Restinco sono stati trasferiti fuori regione. Ora ne sarebbero rimasti solo 15. Protestano i lavoratori del cara preoccupati per la situazione che si potrebbe venire a creare all’interno. Per il sindacato Cobas la struttura non sarebbe adeguata ad ospitare casi sospetti o persone infette. “Persone che hanno vissuto odissee tra deserti da attraversare, centri di detenzione in Libia, viaggi in mare a dir poco pericolosi, vengono stipati adesso in 8 per container con un solo bagno per effettuare la quarantena che non è proprio una passeggiata”, afferma Bobo Aprile, segretario provinciale Cobas.

La Cgil è preoccupata anche per gli altri ospiti che sono stati trasferiti altrove dopo aver ricostruito la loro vita qui con anche qualche possibilità di lavoro.

Intanto giovedì 16 luglio, nel primo pomeriggio, presso la sede della Prefettura di Brindisi, si terrà una manifestazione nella quale si richiederà la tutela degli ospiti del Centro. ” Si confida nella possibilità che  il Prefetto in tale ambito possa ricevere una delegazione al fine di individuare nuovi percorsi alternativi ad un trasferimento  sicuramente traumatico, che avverrebbe in danno di uomini che hanno già vissuto l’angoscia di dover abbandonare tutto per guadagnarsi una nuova opportunità di vita”.

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