Aumento delle rette per il nido, genitori e Adoc: “Impugneremo la delibera”

BRINDISI- E’ pronta la diffida dei genitori per l’aumento delle rette per gli asili nido comunali, l’Adoc invia la richiesta di revoca della delibera al Comune. Si tratterebbe di un atto illegittimo che viola il contratto stipulato all’inizio dell’anno scolastico con le famiglie e non solo, per questo motivo l’Adoc ha inviato una lettera al Comune di Brindisi dove a fronte di una serie di motivazioni si chiede la revoca della delibera con la quale l’amministrazione aumenta le rette del nido di oltre il cento per cento. ” Eccesso di potere sotto il profilo dell’illogicità e irragionevolezza e contraddittorietà con il bando comunale per l’iscrizione ai Nidi per l’anno educativo 2019-2020- lo definisce l’Adoc- Violazione e falsa applicazione del principio del tempus regit actum, ossia violazione e falsa applicazione del principio di irretroattività degli atti amministrativi; Violazione e falsa applicazione dei principi di correttezza, lealtà e buona fede; eccesso di potere sotto il profilo dell’illogicità e dell’irragionevolezza; Contraddittorietà con il bando comunale per l’iscrizione ai Nidi per l’anno educativo 2019/2020, essendosi le iscrizioni agli asili nido perfezionate anteriormente alla data di adozione della delibera in oggetto, le nuove tariffe dalla stessa introdotte non possono quindi applicarsi all’anno educativo 2019/2020; Difetto di motivazione; insufficiente motivazione; Difetto di istruttoria; Violazione e falsa applicazione delle norme e dei principi in materia di partecipazione procedimentale”. Anche il Bonus Asilo a cui fa riferimento il sindaco Rossi come strumento per recuperare i soldi che le famiglie dovrebbero versare con le rette non sarebbe sufficiente a coprire la spesa. “L’assorbimento, se non il superamento, del bonus massimo rimborsabile preclude alle famiglie l’opportunità di coprire, nei limiti e con le modalità previste per legge, il costo del servizio per i periodi dell’anno in cui quello comunale non è attivo- spiega-La previsione del Bonus, quindi, non giustifica l’adozione della contestata misura, sia in quanto le famiglie sono chiamate ad un esborso immediato, salvo un rimborso per ottenere il quale è necessario un iter procedimentale estremamente farraginoso senza certezza di effettivo conseguimento, se è vero che per il rimborso relativo all’anno 2019 non tutte le richieste potranno essere soddisfatte dall’Istituto”.

BrindisiOggi

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