Ha bisogno dell’ossigeno con urgenza ma all’ASL le dicono che l’ufficio è chiuso, interviene il Tribunale dei malati

BRINDISI- Le prescrivono l’ossigeno terapia 24  ore su 24  ma all’ufficio dell’Asl le dicono che è chiuso e non ci sono medici, la figlia di una donna malata di 71 anni si rivolge al tribunale dei malati di Brindisi.

Disavventura per una famiglia brindisina che ha dovuto fare i conti  con la burocrazia sanitaria.   Questa storia la racconta la figlia di una paziente di  71 anni, che dopo essere stata ricoverata in Rianimazione al Perrino, una volta fuori pericolo, è stata trasportato al reparto di Pneumologia di San Pietro Vernotico. Dopo un periodo difficile la donna questa mattina sarebbe dovuta  tornare a casa, nel foglio di dimissioni le prescrivevano assoluto utilizzo dell’ossigeno per tutta la giornata altrimenti non avrebbero potuto dimetterla. La figlia della donna si è recata presso l’ufficio Protesi  dell’Asl in via Dalmazia ma da questo momento in  poi sono partiti gli intoppi. “Non hanno voluto prendere in carico la pratica- dice la ragazza- perché l’ufficio era  chiuso in quanto è aperto il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8,30 alle 11,30, e non c’erano medici che potevano firmare. Io ho detto alla signora che era lì che si trattava di un’urgenza che mia madre aveva assolutamente bisogno. Ma nulla di fatto.”

Alla Asl qualcuno le ha consigliato di prendere l’ossigeno gassoso della farmacia e non quello liquido dell’Asl, ma il sostituto del medico curante  si sarebbe rifiutato di prescriverlo perché quello gassoso ha una consistenza diversa e non poteva prendersi questa responsabilità.

Un’odissea per poter tornare a casa e continuare a curarsi. Allora la  figlia della paziente ha deciso di rivolgersi al  Tribunale dei malati di Brindisi  e finalmente grazie all’interessamento di un  medico qualcuno si è smosso. “Al Tribunale dei malati- racconta ancora la ragazza- ho trovato la dottoressa Mancini che ha preso subito a cuore il caso rendendosi conto della gravità. Ha mobilitato tutti, ha chiamato il primario di San Pietro e il direttore Greco e finalmente la pratica è stata attivata. Una lunga trafila che si scontra con una emergenza. Si trattava di salute eppure è stato così difficile nonostante fosse un diritto. “

La signora forse sarà dimessa questa sera, si attende che arrivi l’ossigeno.

Lu.Po.

1 Commento

  1. Il problema non è solo dell’ossigeno, ma anche del servizio farmaceutico del vecchio ospedale di summa; mentre gli altri servizi farmaceutici di ostuni fasano francavilla mesagne san pietro vernotico ed il perrino di brindisi sono apert il sabato il servizio farmaceutico del vecchio ospedale di summa è chiuso al pari di numerosi uffici e ambulatori distrettuali. Credo che l’amministrazione debba farsi carico del problema e risolverlo nell’interesse dell’utenza

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