Braceria in fiamme, “I sacrifici di 10 anni volati via in una notte”, parte la raccolta fondi per aiutare i titolari

SAN PANCRAZIO SALENTINO ( da il7 Magazine) Il lavoro e i sacrifici di una vita andati in fumo in una sola notte, è quanto accaduto ai fratelli Vincenzo e Lorenzo Pecoraro di San Pancrazio Salentino che mercoledì notte hanno visto le fiamme divorare la loro attività di ristorazione: “La Braceria Umberto Primo” nell’omonimo Corso Umberto I. Erano le quattro del mattino quando una telefonata di allarme è giunta al centralino dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Brindisi.

All’arrivo delle autobotti gran parte del danno era già fatto. L’intera cucina era stata divorata dal fuoco, tutti i macchinari, suppellettili completamente distrutti, danni anche nella sala della ristorazione dove il fumo aveva già annerito tutto. Uno scenario desolante che lo stesso titolare Vincenzo ha voluto documentare con un video. “Il locale è completamente nero, questi 10 anni sono volati via esattamente alle 4 di questa notte. Io e mio fratello non abbiamo più lacrime, abbiamo pianto già abbastanza -dice mentre percorre con la telecamera le stanze devastate dal fuoco- L’importante è che non ci siamo fatti nulla. Cercheremo di tornare come prima anche se sarà molto difficile soprattutto in questo periodo”.

Stando ad una prima ricostruzione dei vigili del fuoco che hanno valutato i danni e il modo in cui si sono propagate le fiamme, la causa dell’incendio sarebbe stata determinata da un vecchio frigorifero andato in corto circuito. Il fuoco generato dal frigo si sarebbe propagato con rapidità ai mobili, ai suppellettili della cucina per poi passare agli altri ambienti. L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che anche la sala principale dove si trovano i tavoli andasse in cenere. “Tutta colpa di un frigorifero, un vecchio frigorifero- dice Vincenzo- nonostante questo il locale è recuperabile ma ci vorrà parecchio. Senza pensare che l’attività non è neppure assicurata”. Vincenzo Pecoraro ha 36 anni e gestisce con il fratello  Lorenzo, 32 anni, la Braceria, un’attività di ristorazione a conduzione famigliare. “Siamo entrambi diplomati all’alberghiero- dice Vincenzo- occuparci di ristorazione è sempre stato il nostro sogno. Ecco come nasce la Braceria, dai sacrifici”. Oggi però quei sacrifici pesano il doppio. L’attività era chiusa da quaranta giorni così come prevedono le misure anticontagio dettate dal Decreto anticoronavirus. Oltre un mese senza lavorare, senza incassare neppure un euro. Una situazione di difficoltà comune a tanti altri imprenditori che rischiano di perdere la propria attività proprio perché non possono svolgerla. Così per i fratelli Pecoraro oltre il danno anche la beffa. “Questo periodo non è facile per nessuno- dice Vincenzo- lo sappiamo ma quello che ci è successo è un ulteriore mazzata a chi già si trovava in difficoltà per la chiusura. In questi anni di attività il locale ha sempre lavorato bene, non abbiamo mai avuto problemi. Ma certo non ci si aspettava che potesse capitare una cosa simile. Vedere la nostra Braceria in fiamme, la cucina distrutta, le pareti annerite del fumo ci ha fatto male. Ma io e mio fratello non ci fermiamo. Quando i vigili del fuoco sono andati via ci siamo subito messi a lavoro. Non molliamo”. I fratelli Pecoraro sono dei grandi lavoratori ed a San Pancrazio Salentino sono molto  conosciuti. Qualche ora dopo l’incendio che ha distrutto il locale, l’affetto e la solidarietà ha abbracciato i due ragazzi. In paese è partita subito una raccolta fondi per aiutare i Pecoraro a ricostruire la Braceria. E’ nata così una pagina facebook dedicata : “Raccolta fondi per incendio Braceria Umberto I”. L’idea nasce da Pasquale Morleo che scrive: “Stiamo raccogliendo fondi per aiutare il nostro amico Vincenzo Pecoraro a rimettere su la propria attività che ha subito un incendio questa notte, in un momento già difficile per tutte le attività. Vincenzo ha bisogno del nostro aiuto per poter riaprire la propria attività quanto prima e ricominciare la sua passione”. L’appello di Pasquale Morleo non è caduto nel vuoto e in poche già 89 persone hanno aderito alla raccolta fondi dando il loro contributo. La gara di solidarietà sta coinvolgendo  anche alcune associazioni. Questo a dimostrare che nel momento del bisogno il cuore delle persone è grande. E’ un periodo storico difficile per tutti , molte famiglie sono in difficoltà economica e spesso anche le misure di sostegno messe a disposizione dal governo non sono sufficienti. Per questo il gesto di chi sta facendo del bene a Vincenzo e Lorenzo in questo momento, come si suol dire, vale doppio. “Io voglio ringraziare tutte queste persone- dice commosso Vincenzo- non me lo aspettavo. Ora è difficile per tutti . Ma penso che non bisogna mollare, bisogna continuare ad andare avanti , nonostante le difficoltà”. La campagna di raccolta fondi è accompagnata da tanti attestati di solidarietà, la comunità di San Pancrazio Salentino, e non solo, sta facendo quadrato intorno ai due fratelli. “Ripeto non siamo assicurati, questi danni dovremo coprirli da soli- conclude Vincenzo- forse se il locale fosse stato aperto si sarebbe potuto evitare, non so. Ora però è il momento di non mollare. Io e mio fratello non ci fermiamo”.

Lucia Pezzuto

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