Centrale turbogas, la Lega apre la discussione sul futuro della centrale

BRINDISI- ” La decisione di Terna, azienda di Trasmissione Elettrica Rete Nazionale in seno all’ENEL, di evidenziare che “il sistema elettrico della macro-area di Brindisi non ha attualmente necessità di ulteriore capacità a gas” decreta la fine sul progetto Enel di realizzare una centrale a turbogas al posto dell’attuale centrale termoelettrica di Cerano. Pertanto, la decisione e il disimpegno del colosso energetico decretano l’esclusione di Brindisi e la perdita di vari milioni di investimenti a favore della centrale Federico II di Cerano (Brindisi)” così il senatore della Lega , Roberto Marti, interviene sulla decisione di Terna di non realizzare più a Brindisi la centrale a turbogas.

“Le conseguenze della chiusura della centrale di Cerano nel 2025, se non almeno in parte compensate dalla realizzazione del nuovo gruppo a turbogas, causeranno gravissime ripercussioni sul territorio brindisino, già fortemente penalizzato dalla crisi di settori vitali come quelli aeronautico e metalmeccanico.

Se si tiene conto che la centrale “Federico II” di Brindisi con il suo indotto ha rappresentato un punto di sviluppo sia in tema economico, sia in tema occupazionale per l’intero territorio e che nel contempo la provincia brindisina ha pagato un grande prezzo sotto il profilo di salute pubblica e di tutela ambientale (così come è stato evidenziato in molti report epidemiologici), il dietrofront messo in campo dal gruppo energetico, sarebbe un contraccolpo molto grave per la tenuta socio-economica per l’intera provincia di Brindisi- dice Marti-  Il mondo dell’energia è in completa trasformazione ed il Gruppo Enel è al centro di questo cambiamento”, questo uno dei titoli della “Memoria sul PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza)” del gruppo Enel in audizione in Senato l’11 Marzo 2021.  Rispetto alla Missione numero 6 del PNRR, Enel ha focalizzato la propria attenzione ed individuato progetti di possibile interesse per il rilancio dell’economia e della competitività del Paese in particolare per la “Rivoluzione verde e transizione ecologica” e le “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”.  In tal senso Enel, così come viene citato in audizione dallo stesso gruppo, accoglie con molto favore la decisione del Governo di dedicare risorse alla componente “economia circolare”, in particolare quando incentrata sul sostegno a progetti innovativi di decarbonizzazione coniugati, appunto, con processi di economia circolare.Il programma di decarbonizzazione avviato in Italia da Enel, prevede lo sviluppo di energie rinnovabili in tutto il territorio italiano e la chiusura degli impianti a carbone entro il 2025 (in coerenza con le tempistiche previste dal PNIEC), per sostituirli con nuovi poli energetici costituiti da impianti a fonti rinnovabili, impianti di accumulo e impianti a gas.  Questi ultimi nella misura strettamente necessaria per mantenere in sicurezza il sistema elettrico italiano. Alla luce dei fatti descritti, considerati gli intenti iniziali del gruppo e al netto delle possibili criticità che le decisioni di Enel di non attuare la trasformazione della Centrale Federico II potrebbero causare sul territorio brindisino in tema economico ed occupazionale, sarebbe opportuno che la 10a Commissione Industria del Senato  avvii un apposito affare assegnato che preveda il coinvolgimento del gruppo Enel e delle amministrazioni locali al fine di elaborare una apposita risoluzione al Governo in merito alle strategie industriali future e di comprendere: quali saranno le decisioni che riguarderanno nell’immediato l’impianto e i lavoratori della Centrale Federico II di Cerano;  quali e quanti possibili investimenti saranno previsti anche tenendo conto delle risorse del PNRR, o come eventualmente Enel vorrà rendere protagonista Brindisi nei suoi progetti futuri in campo di evoluzione e transizione ecologica, tenendo conto di come il territorio brindisino abbia rappresentato e rappresenti ancora oggi una straordinaria risorsa per soddisfare le esigenze energetiche nazionali”.

Parte così oggi l’iniziativa di aprire una discussione sul futuro della centrale come richiesto nei giorni scorsi dal Segretario provinciale lega Salvini Premier Brindisi, Vittorio Zizza, e dal  Capogruppo al comune di Brindisi
Ercole Saponaro.

BrindisiOggi

 

 

 

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