Chiusura degli asili nido comunali, i genitori scrivono una lettera al sindaco: “Scelta scellerata”

BRINDISI – Nei tagli per far quadrare i conti del Comune sono finiti anche gli asili nido. In controtendenza rispetto alle politiche regionali e nazionali (come ha evidenziato  lo stesso dirigente ai Sevizi sociale Costantino Del Citerna) il Comune di Brindisi potrebbe decidere entro il 31 dicembre prossimo di votare per la chiusura gli asili nido comunale e trasformarli in asili privati. Sarebbe uno dei provvedimenti del contenimento della spesa previsto nel piano di pre dissesto.  Al momento il Comune ha 5 asili nido, uno gestito direttamente  (quello al quartiere Paradiso) e gli altri appaltati ad una cooperativa esterna. Il contratto è di un milione 600mila euro oltre iva, le rette corrisposte dai genitori dei bambini ammontano a 430mila euro annui, il Comune percepisce un fondo regionale di 150mila euro. “L’ipotesi se pur in controtendenza rispetto alla logica regionale e nazionale – scrive Costantino Del Citerna (nella sua relazione consegnata all’ufficio Bilancio) – è quella di non garantire più il servizio come amministrazione comunale ma di concedere a terzi i beni che attualmente ospitano gli asili con l’obbligo di attivare asili privati”. Il Comune risparmierebbe così un milione di euro all’anno. Lo stesso dirigente mette in evidenza che il personale attualmente alle dipendenze del gestore privato potrebbe perdere il posto di lavoro. Mentre quello dell’asilo direttamente gestito dall’amministrazione comunale potrebbe essere impiegato per altro. Sulla questione martedì c’è stata una riunione tra sindaco Rossi, sindacati. Levata di scudi dei genitori del nido del Paradiso che hanno scritto una lettera indirizzata al sindaco. Documento firmato da tutti i genitori. “ In riferimento agli articoli pubblicati nei giorni scorsi su Brindisi Time e Brindisi Oggi che palesano la volontà da parte del Comune di Brindisi di privatizzare il servizio asili nido comunali, noi genitori dell’Asilo Nido CEP Paradiso esprimiamo con la presente la nostra preoccupazione e il nostro disaccordo sulla scelta da parte dell’Amministrazione di rinunciare alla gestione diretta di un servizio di primaria importanza per i cittadini di Brindisi. La gestione diretta infatti, negli anni ha sempre garantito la qualità del servizio attenendosi scrupolosamente alle normative vigenti in materia e potendo sempre contare sulla professionalità, competenza e passione di tutto il personale che negli anni si è succeduto. La qualità del servizio è comprovata dall’incertezza che ogni anno ognuno di noi ha dovuto affrontare al momento dell’ammissione al nido dovuta alle lunghe liste di attesa. La preferenza del servizio comunale è, infatti, spesso dettata dal passaparola che conferma l’esperienza positiva che ognuno di noi ha vissuto o si trova a vivere. Una volta conosciuta e apprezzata la struttura e il lavoro che vi si svolge, spesso l’unico rimpianto che viviamo è quello di non avere fatto prima questa scelta. Tale servizio, infatti, sin dal 1981, data della sua istituzione, è stato sempre considerato da tutte le amministrazioni che in questi anni si sono succedute, il “fiore all’occhiello” del Comune di Brindisi e attualmente risulta essere l’unico gestito direttamente dall’amministrazione. Pur consapevoli della gravità della situazione economica in cui versa il Comune di Brindisi, non possiamo condividere una scelta che farebbe perdere tanta qualità umana e professionale e un servizio che ha accompagnato tante famiglie nel loro ruolo educativo e di crescita di tante generazioni di bambini. Tutti noi abbiamo potuto sperimentare gli effetti positivi, piccoli o grandi . Vogliamo sottolineare inoltre il valore educativo che il servizio in questione ha rappresentato e continua a rappresentare per tutte le famiglie: per quelle in difficoltà economiche, sociali, culturali, per quelle che vivono periodi di conflittualità o gravi perdite, per quelle che si confrontano con la disabilità e che nel nido hanno trovato accoglienza, cura, sostegno, confronto e conforto. Oggi tanti di noi genitori presenti nella struttura siamo stati bambini cresciuti ed educati in questo asilo. E trovandoci nella situazione di scegliere l’ambiente più idoneo alla cura dei nostri figli non abbiamo avuto dubbio alcuno! Oltretutto riteniamo che la presenza di tale servizio a gestione diretta possa continuare a rappresentare un termine di paragone istituzionale per le altre realtà educative presenti sul territorio. In ultimo, e non per importanza, riteniamo che tale scelta, se venisse attuata, sia in netto contrasto con la politica nazionale che vuole l’implementazione dei servizi all’infanzia e del servizio nido nello specifico. E’ di questi ultimi giorni la proposta del Bonus Nido 2020 del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri di rendere gli asili nido gratuiti. Confidiamo che le nostre considerazioni e questo aspetto della manovra finanziaria consentano delle altre valutazioni e decisioni che possano conciliare le ragioni economiche con quelle non meno importanti di tipo educativo e sociale. In attesa di riscontro, richiediamo sin da ora che venga immediatamente convocato un Consiglio Comunale monotematico”.

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