Un diploma per Melissa

BRINDISI- Melissa Bassi non c’è più, la sua vita  si è spezzata lo scorso 19 maggio dinnanzi ai cancelli dell’Istituto superiore  Morvillo Falcone di Brindisi, ma il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha voluto che l’impegno di questa giovane studentessa ed il ricordo della sua tenera  vita restasse impresso in un diploma. Un’esperienza,  che purtroppo, mai più Melissa potrà condividere con i suoi compagni. Il Ministro ha firmato il diploma  in memoria di Melissa questa mattina, prima di visitare con una scolaresca la biblioteca del ministero. Questo attestato, insieme a quello in memoria di Raffaele Filogonio, il ragazzo morto durante l’ora di educazione fisica all’Istituto Itas ‘Sereni’ di Roma, verrà consegnato nel pomeriggio, durante la cerimonia di inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico al Quirinale, ai rappresentanti della scuola di Melissa. La giovane sedicenne diventa  simbolo ed esempio per le nuove generazioni ma anche per i suoi stessi compagni di scuola. Melissa che quel maledetto 19 maggio, nonostante la febbre volle andare a scuola per non saltare il compito in classe, Melissa studentessa a pieni voti che amava lo studio ed aveva tanti sogni. La tragedia di quel giorno rimane impressa negli occhi di chi a visto morire Melissa ma la voglia di non dimenticarla è ancora più grande, oggi che tutto sembra tornare alla normalità. L’attenzione da parte delle istituzioni e da parte del Ministero, a dire il vero, non si è mai spenta, come l’impegno verso le ragazze rimaste ferite nell’attentato. Solo pochi giorni fa l’assicurazione scolastica annunciava di essere disposta a sostenere le spese necessarie per gli interventi chirurgici e quelle accessorie per le famiglie. Non solo Anche la Regione Puglia  nelle scorse settimane ha chiesto alla DDA di Lecce l’elenco delle parti offese nel procedimento penale a carico di Giovanni Vantaggiato, unico indagato e reo confesso dell’attentato, al fine di poter disporre un giusto indennizzo alle vittime. Azioni queste che non cancellano quanto è successo e ne tanto meno potranno restituire Melissa alla sua famiglia ma che danno una speranza affichè non si possa dimenticare.  

Lucia Pezzuto

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*