Domani si torna a scuola, il Tar accoglie il ricorso contro la Dad e sospende l’ordinanza di Emiliano

BRINDISI- Domani si torna a scuola, il Tar accoglie il ricorso di un gruppo di genitori contro la didattica a distanza e sospende l’ultima ordinanza del presidente Michele Emiliano. L’ordinanza regionale sarebbe dovuta rimanere in vigore sino al 5 marzo ma evidentemente i giudici non hanno ritenuto il provvedimento compatibile con il grado di emergenza sanitaria. Al momento quindi vale il DPCM che prevede la didattica in presenza per materne, elementari e medie, mentre limita la presenza tra il 50 e il 75 per cento per le superiori. La percentuale viene gestita in autonomia dai dirigenti scolastici con turni e modalità che ritengono più opportune.

“In seguito all’odierno provvedimento del Tar di Bari, sto per emettere una nuova ordinanza per la prevenzione della “variante inglese” e per la esecuzione del piano vaccinale nelle scuole- ha commentato Emiliano- Saranno apportate solo piccole modifiche che spero non incideranno troppo sull’assetto organizzativo che le scuole si erano già date per affrontare le prossime due settimane. Sono costretto ad intervenire per evitare che domani le scuole siano improvvisamente invase, in mancanza di provvedimenti di regolazione sanitaria, da tutti gli studenti in presenza con danno gravissimo per la salute del personale scolastico in piena pandemia da “variante inglese” che ormai sta sostituendo le altre meno pericolose e meno contagiose. Adotterò immediatamente un’altra ordinanza che, tenendo conto dei rilievi del giudice, tuteli comunque la vita del personale scolastico agganciando la durata della campagna vaccinale per le scuole al periodo di vigenza della ordinanza, rimuovendo il limite del 50% alla presenza contemporanea nelle classi. Verrà comunque reintrodotto il diritto alla scelta della didattica integrata a distanza da parte delle famiglie che ne faranno richiesta nell’esercizio del diritto alla salute di ciascuno studente e della famiglia stessa per evitare che qualcuno possa essere costretto da interpretazioni errate a frequentare in presenza nonostante la grave pandemia in atto”.

 

 

 

BrindisiOggi

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