Donna di 52anni muore in ospedale dopo asportazione del rene: aperta un’inchiesta

Antonella Capraro

BRINDISI – E’ entrata per un intervento chirurgico, ma sarebbe morta per un’infezione contratta, secondo la famiglia, durante la permanenza in ospedale. Una donna di 52 anni di Brindisi, Antonella Capraro, è deceduta giovedì 20 settembre nell’ospedale ‘Antonio Perrino’. La Procura brindisina ha aperto un fascicolo d’inchiesta dopo la denuncia presentata dai familiari. La donna a luglio scorso è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per l’asportazione di un rene. Ma la situazione è precipitata negli ultimi 20 giorni, infatti, era stata trasferita nel reparto di Rianimazione. La salma si trova nella camera mortuaria del nosocomio brindisino a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Sarebbe dovuto essere un “normale” intervento chirurgico quello al quale il 16 luglio scorso Antonella Capraro si è sottoposta per l’asportazione del rene sinistro. “Normale” perché lei sapeva bene a cosa andasse incontro. Da anni si sottoponeva quasi quotidianamente a dialisi. Nel 2007, a Modena, la donna era stata già sottoposta a nefrectomia per l’asportazione completa del rene destro. In quell’occasione, dopo appena otto giorni di ospedalizzazione, Antonella fu dimessa, senza complicazioni.

La donna era ricoverata nel reparto di Urologia e l’operazione, una nefrectomia completa del rene sinistro, che doveva effettuare nell’ospedale di Brindisi era programmata da tempo. E’ arrivato quel “famoso” lunedì 16 luglio ed Antonella è entrata in sala operatoria, prima però ha dato il solito bacio a suo marito e a suo figlio. Dopo poche ore dall’intervento, Antonella, ha iniziato a non stare bene. E’ stata sottoposta a diversi esami e accertamenti per capirne la causa. Nel sangue di Antonella sarebbe comparsa un’infezione.

Passano i giorni e le settimane. Ma Antonella continua a rimanere in quel letto di ospedale. La situazione precipita circa un mese fa. La donna, infatti, viene trasferita nel reparto di Rianimazione. Il suo quadro clinico non era dei migliori. Ieri pomeriggio (20 settembre), intorno alle ore 14, il cuore di Antonella si è fermato per sempre.

Antonella Capraro era una donna che conosceva perfettamente la sua malattia, era una donna tosta e combattiva. La dialisi, ormai, la viveva come “un’amica di famiglia”. Attendeva quel trapianto, che però non arrivava. Per anni si è recata in ospedale per sottoporsi alla dialisi. Ma poi era felice, come sempre, di ritornare a casa, nel quartiere Sant’Elia, per riabbracciare suo figlio e suo marito (gli altri due figli vivono in Emilia Romagna ndr). Amava la sua famiglia più di qualsiasi altra cosa al mondo. La sua vita erano proprio loro. Si dedicava alla cucina, una delle sue grandi passioni.

Adesso la famiglia di Antonella si è stretta in un silenzioso dolore. I familiari della donna vogliono vederci chiaro ed è per questo che si sono rivolti all’avvocato Karin Pantaleo, del Foro di Brindisi, e hanno sporto denuncia. “Attendiamo fiduciosi il buon operato della magistratura affinchè si faccia luce sulle cause del decesso della signora Capraro” afferma il legale della famiglia.

Il fascicolo d’inchiesta è in mano al pm di turno presso la Procura di Brindisi, Pierpaolo Montinaro, che stamani ha già disposto il sequestro della salma e della cartella clinica. Nelle prossime ore deciderà se sarà necessario effettuare una autopsia.

Antonella Capraro lascia il marito e tre figli.

Maristella De Michele

 

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