Ex giocatore del Brindisi si toglie la vita

BRINDISI –  “Era un leone in campo e un grande uomo fuori.  Quando giocammo a Siracursa si avvicinò a noi ragazzi per salutarci e pianse. Era rimasto legatissimo a Brindisi. Il nostro cordoglio alla famiglia” la Curva Sud  ricorda così Vincenzo Berti che da ieri non è più qui. Come tutto il mondo del calcio anche quello biancazzurro è sconvolto dalla notizia della scomparsa di uno dei suoi storici protagonisti. “Martedì al rientro chiederemo subito alla Lega di poterlo ricordare con un minuto di silenzio e organizzeremo una manifestazione in suo onore” ha aggiunto Enzo Carbonella ds del Città di Brindisi. Ieri Vincenzo Berti protagonista della stagione biancazzurra della C2, anno 2002-2003 in piena era Salucci,  si è tolto la vita. Un suicidio inspiegabile in seguito a una crisi depressiva che ha gettato nello sconforto famiglia.

Vincenzo, nato a Catania, aveva soli 42 anni e da un anno aveva dismesso le scarpette per dedicarsi all’allenamento ed era oggi direttore sportivo del Palazzolo, società che milita nel campionato di serie D, che ha annullato la gara di domani proprio per questo motivo. A Brindisi mister Gigi Boccolini ed Enzo Carbonella allora come ora ds della squadra lo avevano voluto dopo la storica promozione in C. Ventinove presenze in C2 con la maglia biancazzurra ex centrocampista insieme a Melonascina, Corona, Orlandini e i brindisini Francioso e Sardelli, vinse con loro la Coppa Italia, poi il fallimento della società.

“Oltre a un giocatore di grande talento era una persona buona ed eccezionale, superò con tutti noi senza fare una piega le difficoltà di quella stagione per la società e del fallimento. Siamo sconvolti non ce lo riusciamo a spiegare” ha commentato Carbonella. Berti aveva chiuso la carriera la scorsa stagione,  con la maglia del Città di Messina, contribuendo alla promozione dei giallorossi in quinta serie.

Carmen Vesco

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