Focolare, manca la comunicazione con i parenti, la ASL: ” Presto videochiamate e una persona dedicata ad informare”

BRINDISI – La Asl sta cercando di reperire personale per garantire assistenza sanitaria nel Focolare dopo il contagio nella struttura privata di 59 ospiti e 43 operatori. L’obiettivo è quello di istituire all’interno una guardia medica h24. La Asl di Brindisi affianca la società privata nella gestione clinico sanitaria dei degenti. Al momento nella struttura ci sono 70 persone di cui 12 sono risultate negative al primo test ed ora rifaranno il secondo. Se dovesse essere confermata la negatività chi vorrà  potrà tornare dalle proprie famiglie o restare in struttura, ovviamente in isolamento con personale e percorsi dedicati.  Da quando, il 15 aprile, è subentrata la Asl all’interno della gestione sanitaria si sono verificati due decessi, due pazienti di oltre novanta anni che erano rimasti nella residenza: uno con tampone dubbio, l’altro positivo. Le persone al momento ricoverate all’ospedale Perrino sono sei, nella residenza sarebbe rimasti solo degenti asintomatici. Il direttore della task force istituita dalla Asl, Angelo Greco spiega che l’azienda pubblica sta garantendo visite mediche quotidiane, medicine, dispositivi di protezione individuale, ossigeno ed anche strumenti sanitari che chiaramente non erano in struttura.  “Riteniamo che sarà implementato anche un gruppo di medici infermieri in servizio – aggiunge Greco – per creare una guardia medica nella struttura. Allo stato attuale c’è carenza di operatori, stiamo ragionando come sopperire per l’organo, ovviamente la Asl si occupa solo della gestione clinico – sanitaria”. La struttura infatti è completamente privata e non ha alcuna convenzione, è gestita dal Focolare srl, costituita da due soci: Ideass e don Matteo Vittorio, quest’ultimo è il rappresentante legale anche della residenza per anziani La Fontanella di Soleto, finita agli onori della cronaca per i numerosi contagi nella struttura e i 12 morti con un’indagine in corso della Procura di Lecce.

Il direttore Greco spiega inoltre che il vero problema al momento è la mancata comunicazione con i parenti, e che si intende incaricare una persona che giornalmente possa chiamare i parenti degli ospiti ed informali sullo stato di salute, anche con video chiamate affinchè ciascuno possa vedere i propri cari.

Lu.Po.

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