Il mercato di Sant’Elia non riapre, Pinto: “Misure dell’ordinanza non compatibili”

BRINDISI- Il mercato di Sant’Elia non riapre, la Regione da il via libera ma per il Comune di Brindisi le misure sono incompatibili con le 450 bancarelle sparse per l’intero rione. Dal prossimo 18 maggio, con ordinanza firmata dal presidente Michele Emiliano, possono riaprire i mercati  alimentari, non alimentari e misti con le dovute prescrizioni  che assicurino il necessario livello di cautela e di prevenzione dei rischi da contagio Covid 19, misure che al momento, secondo l’assessore comunale alle Attività Produttive, Oreste Pinto, sono difficilmente adattabili alla conformazione del mercato rionale di Sant’Elia di Brindisi. “Non ci sono le condizioni per riaprire il mercato di Sant’Elia – ha detto Pinto- non con quelle disposizioni. Abbiamo troppi ingressi sarebbe difficile contingentare le persone. A meno di non avere una proposta alternativa noi non riapriamo”. Le prescrizioni dell’ordinanza di fatto impongono al Comune una stretta sorveglianza dei varchi, la contigentazione degli avventori oltre alla continua sanificazione delle aree, tutte misure che per il mercato di Sant’Elia riuscirebbero difficili da applicare viste le dimensioni.  “Il mercato rionale di Sant’Elia è enorme- sottolinea Pinto- pensare di poter controllare tutti gli ingressi non è possibile. Basti pensare che include 450 bancarelle. Persino una persona che esce da casa si ritrova direttamente nel mercato il giovedì, come si fa a contingentare. A questo punto bisogna pensare o di spostarlo o di ridurre l’area. Si potrebbe pensare di spostarlo in un luogo più circoscritto in modo da avere così la situazione sotto controllo oppure lasciarlo lì dov’è e  limitarlo a due vie soltanto”. L’ipotesi di spostarlo non è semplice perché l’amministrazione dovrebbe trovare ugualmente un’area in grado di contenere 450 bancarelle a meno di non trovare un parcheggio o un’area inutilizzata, diventa difficile. Potrebbe essere più fattibile, invece, l’ipotesi di ridurre gli spazi e circoscrivere la zona da occupare, in quel caso però bisognerà ridurre anche il numero delle bancarelle. “Limitandoci a due vie soltanto del quartiere potrebbe accogliere non più di 150 bancarelle- spiega l’assessore Pinto- in quel caso si potrebbe fare a turnazione. Gli ambulanti esclusi una settimana potrebbero tornare alla successiva e così via”.

BrindisiOggi

1 Commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*