Intervento/ In Italia in cinque mesi già 30 suicidi per la crisi

Sempre più in difficoltà, spaventati per l’incertezza del futuro, depressi, aumentano coloro che arrivano a gesti eclatanti. La crisi, almeno in Italia, avanza tra le motivazioni che spingono al suicidio. I motivi economici alla base del gesto estremo sarebbero aumentati negli ultimi 4 anni,  rispetto al passato, del 20-30%. Questo drammatico trend è analizzato nel decimo rapporto dell’Osservatorio sulla Salute nelle Regioni italiane.

Sono numeri da maneggiare con cautela, dichiara il direttore dell’Osservatorio, Walter Ricciardi, che afferma tuttavia: “ soprattutto tra gli uomini, sono le difficoltà economiche a determinare la decisione di farla finita”.

E se di motivazioni certe è sempre difficile parlare, dall’inizio dell’anno, in Italia, oltre 30 tra imprenditori, operai, disoccupati, pensionati, non hanno retto la situazione difficile nella quale si trovavano arrivando togliersi la vita.

La crisi e le misure di austerity messe in campo non solo in Europa, ma anche nel Nord America, mietono sempre più vittime nelle due sponde dell’Atlantico. Circa un migliaio sarebbero infatti le persone che si sono tolte la vita e almeno un milione i cittadini caduti in depressione, secondo quanto sostenuto da un economista dell’università britannica di Oxford, David Stuckler, ed un medico di Stanford, Sanjay Basu, nel loro recente libro : “The Body Economic: Why Austerity Kills”.

A venir meno in Italia è indubbiamente anche il  tradizionale ruolo della famiglia, determinante in passato per fronteggiare le avversità  più gravi. A ciò bisogna sommare la perdita di fiducia e di capacità individuali  nell’affrontare una crisi così  grave dopo anni di benessere e larghi consumi .

E’ pur vero che popolazioni da sempre abituate a sopravvivere in ambienti ostili e privi di risorse naturali, affrontano diversamente le avversità e sperimentano in misura inferiore il fenomeno della fuga dalla vita.

In ogni caso, quando la situazione appare senza via di uscita, e ci si sente come prigionieri in  una stanza senza luce, bisognerebbe trovare in se stessi le energie per andare avanti, consapevoli, come recita una massima antica saggezza, che :“ Nessuna notte è tanto lunga da impedire al sole di sorgere ancora“.

Giuseppe Antonelli

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*