La Provincia approva il bilancio a fine settembre, l’opposizione esce dall’aula: “Un documento che non ha valore reale”

BRINDISI – La Provincia di Brindisi approva il bilancio di previsione a fine settembre, e l’opposizione di centrodestra abbandona l’aula al momento del voto. Il 19 settembre il Consiglio provinciale di Brindisi si era riunito per discutere e approvare lo schema di bilancio  di previsione 2019-2021, con il piano delle valorizzazioni e delle alienazioni anno 2019-2021, il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici ed elenco annuale e il documento unico di programmazione (DUP) per il Triennio 2019-2021. L’ordine del giorno è stato votato con 7 voti a favore della maggioranza contro i 6 della minoranza che è uscita dall’aula.

I gruppi di minoranza, rappresentanti della coalizione del centro destra ( Lega Salvini Premier, Forza  Italia  e Fratelli d’Italia) hanno successivamente deciso di abbandonare l’aula non partecipando alla votazione per l’approvazione del bilancio previsionale, dando un forte segnale di dissenso al modus operandi che sta caratterizzando la gestione del presidente Rossi e rilasciando una dichiarazione di non partecipazione al voto.

“La maggioranza, seppur con numeri risicati, 7 al cospetto dei 6 della minoranza, ha approvato, fortemente fuori termine, un bilancio formale che come prevedeva il decreto ministeriale del 25 Gennaio 2019  doveva essere approvato in deroga entro il 31 marzo 2019– afferma la minoranza –  È inverosimile pensare di approvare un bilancio di previsione 2019 a  fine settembre. Trattasi evidentemente  di adempiere ad un dovere formale ma privo di qualsiasi effetto sostanziale e di effettiva aderenza alla realtà. Ribadiamo, inoltre, che il bilancio deve essere tecnicamente basato su dati certi. Affermazione che trova riscontro anche nella relazione posta dai Revisori contabili, che evidenziano la non commisurata capacità di riscossione dell’Ente, il mancato  inventario degli immobili Provinciali  e del bilancio delle società partecipate come la Santa Teresa, poiché  il bilancio di tale partecipata, è strettamente subordinato a quello della Provincia. Pertanto, approvare un bilancio di previsione a settembre vuol dire anche lasciare i lavoratori della Santa Teresa in assoluta incertezza in quanto seppur quasi a fine anno, ancora non sono quantificate  le somme da destinare a quei lavoratori che da troppo tempo vivono nell’altalenante situazione di non conoscere il proprio destino professionale che ovviamente si ripercuote sulle serenità personali e anche delle loro famiglie”. Il centrodestra fa appello al Presidente  Rossi e alla sua maggioranza di prendere necessariamente coscienza degli equilibri politici in Provincia nel rispetto del concetto più basilare di democrazia.

Alberta Esposito

1 Commento

  1. Al di là della risicatissima maggioranza e dei sei mesi dalla data normativamente stabilita, l’Amministrazione Provinciale presieduta da Riccardo Rossi ha approvato gli atti importanti di bilancio di previsione 2019/2021, il programma triennale dei Lavori Pubblici e il DUP afferente l’esercizio 2019/2021 che attengono alla prospettiva gestionale dell’Ente. Allo stato non è dato sapere se siano stati rispettati i termini ordinatori per la consegna ai consiglieri provinciali dei pareri resi sui provvedimenti suddetti dal Collegio dei Revisori, mentre viene evidenziato nell’articolo la incertezza dei dati contabili indicati, la mancanza del bilancio della società partecipata “Santa Teresa” ed il mancato inventario dei beni immobili di proprietà dell’Ente.Unica considerazione al riguardo la non condivisione dell’abbandono dell’Aula dei consiglieri di opposizione nel momento della votazione delle surriferite delibere atteso che ben potevano partecipare alle operazioni di voto, esprimendo motivato dissenso ancorchè riservando ampia segnalazione dei fatti agli organi di controllo ed occorrendo alla Magistratura per manifesta illegittimità dei provvedimenti.
    Brindisi, 21/09/2019 Franco Leoci

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