La Puglia guida il 57esimo congresso europeo di Nefrologia

BRINDISI- “E’ stato un grande piacere ed un onore, in qualità di Presidente del 57 Congresso Europeo di Nefrologia (ERA-EDTA), aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti del congresso virtuale ERA-EDTA. Sono stato molto orgoglioso di presiedere questa versione digitale perché, nonostante ciò che è accaduto negli ultimi mesi e ciò che sta ancora accadendo a causa del Covid-19, siamo stati in grado di superare e renderlo comunque reale”.
Con queste parole il prof. Loreto Gesualdo ha aperto oggi la 57esima edizione di “ERA EDTA” il Congresso Europeo di Nefrologia, uno degli eventi più importanti nel panorama europeo sul tema nefrologia, dialisi e trapianto.
Questa edizione che si sarebbe dovuta tenere – come già annunciato a Budapest lo scorso anno – a Milano registra già due importanti primati: la presidenza affidata per la prima volta ad un accademico pugliese, uno dei più illustri scienziati nel campo, il prof. Loreto Gesualdo, 58 anni di Altamura, Presidente della Fondazione Italiana del Rene e direttore della “Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto” presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari; una delle personalità di spicco anche per la sua grande esperienza e il background che lo vede coinvolto in progetti con università americane (Cleveland e Pittsburgh).
Il secondo elemento di originalità di questa edizione è la modalità di partecipazione che – a causa della pandemia Covid-19 – vedrà coinvolti in streaming gli oltre 5 mila e 200 iscritti all’evento “provenienti” da 106 paesi.
Un’edizione inedita dunque questa di quest’anno che per l’alto numero di partecipanti in modalità “fully virtual” potrebbe aprire scenari nuovi per i futuri congressi scientifici (e non solo).
“Mi sono commosso – ha detto il presidente Gesualdo – nel presentare questo evento virtuale in un modo completamente diverso. Decidere di non rinunciare al nostro congresso annuale e trasformarlo in una speciale edizione digitale è stato un atto di coraggio ed una scommessa.
Grande attesa dunque per questa esperienza assolutamente inedita affidata alla Societa Scientifica che promuove la ricerca scientifica e i programmi di studio nel campo delle malattia renali, della dialisi e del trapianto renale, un punto di riferimento per l’innovazione della conoscenza della diagnosi e della terapia per le malattia renali.
“Uno degli obiettivi principali – spiega il prof. Gesualdo – è quello di ridurre la prevalenza delle suddette malattie nella popolazione. Queste sono sempre più diffuse e, se non curate immediatamente e in maniera adeguata, sono causa di insufficienza  e dunque richiedono il ricorso alla dialisi e al trapianto renale”.
Altri congressi di questa portata previsti in queste settimane sono stati rinviati. La presidenza affidata all’Italia e dunque al prof. Gesualdo ha invece deciso che l’appuntamento non poteva essere rinviato. In questi 4 giorni i migliori scienziati si confronteranno su questi temi.
In un momento storico particolare in cui è necessario il distanziamento sociale, questo 57esimo Congresso ERA EDTA (L’associazione tra le più prestigiose a livello europeo con oltre 7000 iscritti) rappresenta il primo incontro virtuale di questa importanza scientifica e si conferma in assoluto come il primo evento post-Covid.
“Certo, non posso dimenticare – ha aggiunto il prof. Gesualdo – che quest’anno il congresso avrebbe dovuto svolgersi a Milano, la città italiana simbolo di progresso e sviluppo. Eppure, oggi, per l’Italia e per il mondo la Lombardia ricorda un momento difficile; nella nostra mente è diventato un simbolo di lotta, resistenza, sacrificio e dolore. Una sfida molto dura per tutti, in tutto il mondo, e i miei pensieri vanno agli italiani che hanno combattuto contro il virus e hanno perso la vita, ma anche ai nostri operatori sanitari che sono stati e sono ancora in prima linea nella lotta contro il virus”.
Infine il prof. Gesualdo che è anche presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Bari ha dato il via ai lavori rivolgendo un pensiero alla sua Università dedicando
“questo riconoscimento alla nostra Scuola Nefrologica Pugliese”.
BrindisiOggi

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