L’Accademia ‘Italia in Arte nel Mondo’ premia due mesagnesi

Teatro Paisiello Lecce

MESAGNE  – L’Accademia “Italia in Arte nel Mondo” premia due mesagnesi. Un nuovo e prestigioso riconoscimento pronto ad arricchire la già importante lista di onorificenze conferite all’avvocato Giovanni Luca Aresta e Mario Cutrì. Il prossimo sabato 16 dicembre alle 19, nell’elegante palcoscenico del Teatro Monumentale “G. Paisiello” di Lecce, l’Accademia consegnerà ad Aresta l’Alto Riconoscimento per i Diritti Civili e l’Impegno Sociale intitolato “Il Pensatore”, omaggio ad Auguste Rodin mentre al dottor Cutrì il premio “Victor Hugo” per l’impegno in favore dei Diritti Umani.

Entrambi gli ambiti riconoscimenti sono direttamente collegati alla più ampia manifestazione di consegna del Premio Internazionale dedicato a personalità che nel corso dell’anno si sono particolarmente distinte nel mondo dell’Arte, della Scienza, della Cultura, e di cui la prestigiosa Accademia è primo soggetto promotore.

La commissione esaminatrice, dopo aver valutato la documentazione e i curricula dei numerosissimi proposti, pervenuti da più parti del mondo, tra gli altri, ha deciso di conferire l’Alto Riconoscimento al giovane Penalista mesagnese “…. in riferimento al Suo grande contributo culturale dato a sostegno della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Aldo Moro, quale Esperto Giurista e Cultore della figura dello Statista”.

Mario Cutrì

Quanto a Cutrì dalla lettura della motivazione assegnata al Premio è dato invece di apprendere “…a motivo dello straordinario impegno Artistico che, Ella, ha tracciato attraverso le Sue magistrali interpretazioni, quale chiaro esempio di indiscussa meritocrazia, dimostrata da una grande competenza nell’Arte del teatro e della poesia, la cui impronta innovativa e metodica costituisce linfa vitale per i valori preziosi che Ella possiede con una ricchezza di Arte, di Solidarietà e di Cultura”.

Il Senato Accademico Onorario ha inoltre inteso riservare il Premio alla memoria dell’attore mai dimenticato Ubaldo Lay, il famoso tenente Sheridan della televisione degli anni ’70, morto a 67 anni nel 1984, mesagnese di adozione che riposa nel cimitero della città messapica, corredato della motivazione “…attore teatrale, radiofonico e televisivo degli anni ’60, espressione della gente del Sud Italia, contribuì negli anni del dopoguerra, in un momento di rinascita sociale, attraverso la sua attività di attore ad educare gli spettatori alla legalità, al senso di giustizia sociale e all’esercizio del Diritto, prima dai microfoni di Radio Bari e poi attraverso la magistrale interpretazione del Tenente Sheridan, tanto più che quest’anno ricorrono i 100 anni dalla sua nascita”. Anche quest’ultimo premio sarà ritirato da Mario Cutrì.

BrindisiOggi

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